“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ciarelli processo in Molise?
Dopo rissa sfiorata in tribunale gli avvocati Taormina e Metta chiedono lo spostamento per ragioni di sicurezza
OMICIDIO RIGANTE. CIARELLI GIUDICATI IN MOLISE? Un nuovo capitolo si aggiunge all'incredibile vicenda dell'omicidio di Domenico Rigante, il 24enne tifoso e padre di una bimba di pochi mesi giustiziato da un commando rom per vendicare un torto subito. Gli avvocati del principale imputato Massimo Ciarelli, il professor Carlo Taormina ed il legale Franco Metta, hanno fatto sapere che chiederanno lo spostamento del processo da Pescara per ragioni di sicurezza. Secondo la difesa la sede pescarese sarebbe incompatibile in quanto non ci sarebbero le condizioni di serenità e tranquillità necessarie allo svolgimento regolare del processo. «Sono un avvocato non un gladiatore. Devo presentarmi con la scorta?», ha detto Taormina autore di alcune dichiarazioni a dir poco contestabili, come quella rilasciata al Tg3 in cui aveva definito gli italiani «un pò assassini». La richiesta arriva dopo la quasi rissa in tribunale tra i parenti dei cinque rom imputati ed un gruppo di amici dell'ultrà ucciso la notte del primo maggio 2011. In quella circostanza sono stati sequestrati anche tre bastoni e denunciate tre persone per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Secca la replica del papà della vittima, Pasquale Rigante, che ha dichiarato che «Domenico è stato ucciso a Pescara e qui deve avere giustizia». La prossima udienza è prevista per il 9 maggio davanti al Gip Gianluca sarandrea, dopo che il giudice Mariacarla Sacco si era dichiarata incompatibile per aver, precedentemente, autorizzato le intercettazioni durante l'incidente probatorio avvenuto in Questura.
Redazione Independent