“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ciarelli, lo stub tra 7 giorni
Delitto Cagnetta - Il dirigente della Mobile parla del delitto Cagnetta: «Attendiamo l'esame del Ris di Roma»
MURIANA SPIEGA IL DELITTO CAGNETTA - Il Primo Dirigente della Squadra Mobile di Pescara, nonchè Vice-Questore aggiunto, Pierfrancesco Muriana parla del delitto Cagnetta, il 42enne originario di Foggia, ucciso con un colpo di pistola, calibro 38, sparato, lunedì scorso, al termine di una lite per una questione di droga al "Ferro di Cavallo". Il principale indagato è Angelo Ciarelli, 38 anni, rom, pluripregiudicato, arrestato la sera del delitto, dopo che spontaneamente si era presentato in Questura sostenendo di «non avere sparato». Intanto, tra una settimana saranno pronti gli esiti dell'esame "stub", dal Ris di Roma, cui è stato sottoposto Angelo Ciarelli
LE PROVE A CARICO DI CIARELLI - «Stiamo aspettando le analisi della prova tampone, ma siamo più che sicuri che a premere il grilletto sia stato Angelo Ciarell», così Muriana ci ha raccontato oggi al telefono. A carico del fratello di Massimo Ciarelli, il 28enne rom accusato dell'omicidio dell'ultrà Domenico Rigante, pesano diverse circostanze. La prima è il ritrovamento di un calzino, in un tombino vicino l'abitazione dei Ciarelli in via Vico Lo Moro a Rancitelli, con ben 13 pallottole calibro 38, della stessa ogiva trovata nel corpo del Cagnetta. Poi, ancora, una coppia di calzini dello stesso tipo, trovati dentro un cassetto della casa dove risiede la sua famiglia. «Forse nell'altro calzino è nascosta la pistola - ha detto Muriana - che stiamo cercando ovunque ma non è semplice vista l'enorme rete di copertura di cui gode il clan». Già, gli inquirenti sono alla ricerca di questa - o queste? - "maledette" pistole che sono ancora in circolazione, me che potrebbero svelare diversi misteri: come, ad esempio, l'omicidio del pentito della Banda Battestini Italo Ceci.
Reda Inde