“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ciarelli condannato a 21 anni
Delitto Cagnetta. La Corte d'Assise di Chieti condanna per omicidio preterintenzionale il 38enne rom pescarese
DELITTO CAGNETTA. CIARELLI CONDANNATO PER OMICIDIO. La Corte d'Assise di Chieti ha condannato a 21 anni per omicidio preterintenzionale Angelo Ciarelli, 38 enne, rom, già detenuto nel carcere di San Donato. Ciarelli è stato riconosciuto colpevole del delitto di Salvatore Cagnetta, 42 anni, originario di San Severo, ucciso con un colpo di pistola al fianco il pomeriggio del 2 luglio 2012 in via Tavo a Pescara. Ciarelli era difeso dall'avvocato foggiano Franco Metta, che assiste anche il fratello Massimo, 28 anni, detenuto nel carcere di Vasto, per l'omicidio del tifoso del Pescara, Domenico Rigante.
LITE TRA TOSSICODIPENDENTI E SPACCIATOTORI. Stando a quanto ricostruito nel processo il Ciarelli avrebbe fatto fuoco nel tentativo di bloccare la fuga di due tossicodipendenti che non avevano pagato la dose di droga al prezzo pattuito, cioè per una differenza di 10 euro. Le grida da una finestra del "Ferro di Cavallo" avrebbero dunque attirato l'attenzione dell'esponente della famiglia rom, che in quel momento era sorvegliato speciale ma presente nel parcheggio dello stabile, il quale sparò per errore al Cagnetta colpendolo mortalmente.
Redazione Independent