“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ciao Gilberto, ultimo eroe abruzzese
Si è spento a 101 anni nella sua Sulmona l’ultimo comandante della Brigata Maiella, la principale formazione partigiana della seconda guerra mondiale
È morto, questa mattina, nella casa di riposo dove viveva da qualche anno, Gilberto Malvestuto, ultimo comandante della Brigata Maiella. Malvestuto era nato a Sulmona il 17 aprile 1921. La sua vita, come quella di tanti Maiellini che liberano l’Italia dalla dittatura nazifascista, è stata piena di sofferenza, ma anche costellata di gloria e coraggio.
Dopo l’8 settembre 1943 Malvestuto, in assenza di ordini, tornò nella Valle Peligna avendo abbandonato il regio esercito per poi abbracciare sin dall’inizio la decisione di combattere al fianco dei partigiani guidati dalle avvocato Ettore Troilo. All’alba del 21 aprile 1945 entro’ con le truppe partigiane a Bologna occupata.
Ha rivestito diversi incarichi e, in qualità di rappresentante della componente resistenziale nel Comitato Direttivo dell'Istituto abruzzese per la Storia d'Italia fascismo alla Resistenza, in seguito divenuto Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea, ne fu prima vicesegretario, poi vicepresidente e, infine, presidente dal 1989 al 1993.
Nel corso della sua vita il comandante Malvestuto ha ricevuto i massimi riconoscimenti della Repubblica Italiana quali: la Croce di guerra al valore militare, il Diploma d’onore di combattente per la libertà d’Italia, Ufficiale al merito della Repubblica Italiana (onorificenza ricevuta dal presidente della Repubblica Sandro Pertini), il Nettuno d’Oro della Città di Bologna (a tutta la Brigata Maiella).