“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cialente affonda la Blundo: "E' assolutamente inadeguata al ruolo"
Durissimo post su facebook del primo cittadino del Capoluogo d'Abruzzo. Nel mirino le dichiarazioni della senatrice sul Decreto Sblocca Italia
SCONTRO AQUILANO TRA CIALENTE E LA BLUNDO. Massimo Cialente, probabilmente indispettito dai veleni circa la sua assenza alla sentenza d'appello del processo "Grandi Rischi", è una furia. Nel mirino del primo cittadino del Capoluogo d'Abruzzo, e non è nemmeno la prima volta, la senatrice e concittadina Enza Rosetta Blundo rea, a detta dei sindaco, di dichiarazioni assolutamente inadeguate per il ruolo che le compete. "La Senatrice Blundo - scrive su facebook Cialente - continua ad affermare, perfino nell'Aula del Senato, dove una come lei dovrebbe capire che non si raccontano barzellette, che i 250 milioni previsti per la ricostruzione nel decreto “Sblocca Italia”, in effetti sarebbero destinati a ripianare presunti debiti del Comune dell'Aquila, accumulati per la gestione del progetto C.A.S.E. Alla Senatrice Blundo, che interpreta in modo caricaturale un ruolo che fu dei Grandi del Paese ( o tempora o mores ), vorrei spiegare che la manutenzione straordinaria del progetto C.A.S.E., già in passato, è stata finanziata con soldi della ricostruzione e che la stessa si aggira intorno ad una spesa annua di circa 1 milione di € ( spesa che, fra l'altro, potremmo riprendere dalle richieste di risarcimento avanzate dalle imprese, per eventuali difetti costruttivi )". Ma cosa aveva dichiarato?
L'ATTACCO AL DECRETO SBLOCCA ITALIA. Attaccando la collega tra i banchi del Senato, Stefania Pezzopane, l'insegnante aquilana aveva dichiarato che "i 250 milioni di euro previsti per L’Aquila per il prossimo triennio non saranno destinati alla ricostruzione, ma alla manutenzione straordinaria di 19 complessi antisismici costruiti dopo il terremoto, edifici che peraltro hanno già ingiustamente assorbito in passato molte risorse sottraendole alla ricostruzione”. Affermazioni, per il primo cittadino di L'Aquila, false e che distorcerebbero la realtà. "Al contrario - sottoline Cialente - il Comune dell'Aquila non ha alcun debito nella gestione del progetto C.A.S.E., mentre le somme utilizzate per pagare le bollette delle forniture individuali, sono di fatto un anticipo della Municipalità, effettuato per i residenti degli alloggi del progetto C.A.S.E., al fine di evitare il distacco delle forniture ed i gravi problemi conseguenti per le famiglie, soprattutto quelle con bambini o anziani. Con profondo rammarico - conclude - e nel prendere purtroppo atto dell'assoluta inadeguatezza della rappresentante aquilana in Parlamento, del tutto ignorante, “ringrazio” i cittadini aquilani che ce l'hanno regalata".
Redazione Independent