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Chiusura dei tribunali minori, sì al referendum dalla Cassazione
Dichiarati ammissibili i tre referendum abrogativi delle disposizioni contenute nel decreto legislativo del 2012 sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari
OK AI REFERENDUM ABROGATIVI. L'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione ha dichiarato ammissibili i tre referendum abrogativi delle disposizioni contenute nel decreto legislativo del 2012 sulla riorganizzazione degli Uffici giudiziari, depositati lo scorso 11 settembre dalle Regioni Basilicata, Puglia, Sicilia, Campania e Abruzzo. Lo ha reso noto, in un comunicato, l'ufficio stampa del Consiglio regionale.
L'INIZIATIVA ANALOGA. Un'iniziativa analoga, presentata dalle stesse cinque Regioni nel 2013, era stata dichiarata non ammissibile dalla Corte di Cassazione "in quanto l'unico quesito presentato in quella occasione non avrebbe consentito al cittadino di esprimere, con il voto, un giudizio diversificato circa le sedi giudiziarie da sopprimere".
"Questa volta la presentazione di tre quesiti precisi e circostanziati - hanno detto il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza (Pd) e Francesco Mollica (Udc) - ha permesso di evitare i rilievi della Cassazione. Ci auguriamo che l'ammissibilita' dei referendum spinga il governo e il Parlamento a un'ulteriore riflessione sulla questione, per rivedere le norme oggetto di impugnativa e affrontare con le Regioni e i territori, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni, la questione della geografia dei presidi giudiziari, evitando cosi' anche l'ulteriore danno che sarebbe determinato dalla ipotizzata soppressione della Corte d'Appello".
Redazione IN