Chiodi saluta Berlusconi

Scricchiolava (eccome) la casa del Popolo delle Libertà. E' la fine della "teramanizzazione" dell'Abruzzo?

Chiodi saluta Berlusconi

BERLUSCONI FA LE LISTE DIMENTICANDOSI TERAMO. Sembra di assistere al calcio mercato, dove i calciatori scelgono la squadra che offre le migliori opportunità. In politica, in effetti, non va troppo diversamente: se mi candidi resto con te, altrimenti ti saluto. E' purtroppo questo il desolante spettacolo della politica italiana. Manco a dirlo, lo scenario abruzzese, non si sotrae all'andazzo nazionale. In meno di un mese nella terra dei "pastori e dei poeti" sono in tanti ad aver cambiato "parrocchia". Ma il record, sinora, spetta proprio al Popolo delle Libertà. A livello locale (comuni) sono molti i personaggi che sono fuggiti da Silvio Berlusconi per approdare da Fini o dai vari Crosetto e Meloni oppure da Casini. In Regione, tanto per fare un esempio, addirittura i consiglieri regionali Paolo Gatti Nicoletta Verì hanno mollato. Così come l'assessore ai Trasporti Giandonato Morra, finito da Storace. Finita qui? Ma anche no! Altri "big" sarebbero prontissimi a cambiare casacca per approdare ad un soggetto politico nuovo, al momento non ancora identificato. Stiamo parlando di nomi pesanti della politica teramana, quella rimasta scontenta, e che risponde ai nomi del senatore uscente Paolo Tancredi e - Udite, udite! - anche del "Governator" Gianni Chiodi, con clan al seguito (Riccardo Chiavaroli, Lanfranco Venturoni etc etc). I motivi sono legati alle scelte del "padre padrone" del Pdl in vista delle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio. Il Pdl rischia «una forte debacle elettorale, conseguenza di una composizione delle liste non autorevole», ha commentato Chiodi. «Così non va proprio bene - dice - se la situazione non si recupera e non si ravvedono, prenderemo altre strade. E' un'operazione inaccettabile - aggiunge - l'Abruzzo merita una considerazione sufficiente per quanto ha fatto e quanto ha saputo esprimere». Già, ma c'è anche la campagna elettorale per la Regione Abruzzo da affrontare. Mancano, infatti, solo 12 mesi alla fine della legislatura Chiodi e il commercialista-fiscalista teramano certamente punterà al bis-mandato.

I NOMI ALLA CAMERA E SENATO. Al presidente della Regione Abruzzo non sarebbero piaciuti i rumors romani che avrebbero individuato in Sabatino Aracu, Paola Pelino, ma soprattutto Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, eletti con l'Idv alla Camera dei Deputati, ma poi finito nel Pdl. Mentre al Senato i candidati sarebbero lo stesso Silvio Berlusconi, seguito da Gaetano Quagliariello e, al terzo posto, il coordinatore regionale del partito, Filippo Piccone. 

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