“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Media: Chiodi come Mourinho
Show del "Governator" d'Abruzzo che annuncia querele contro «i poteri forti». Nel mirino Il Centro e la Tv Rete 8
CHIODI COME MOURINHO - Una conferenza stampa così tosta e in stile Josè Mourinho - avete presente quando l'ex allenatore dell'Inter "sbottava" per qualche torto subito? - non ce l'aspettavamo veramente dal sempre ultra mega pacato "Governator" d'Abruzzo Gianni Chiodi. Ci ha sorpreso - a tratti anche positivamente - perchè è stata una reazione spontanea (non nella forma che, invece, era molto ben studiata) contro un presunto assalto mediatico organizzato da un presunto «sistema di poteri forti impegnato a distorcere la realtà e condizionare le scelte della Regione Abruzzo in materia di sanità». Con queste parole ha anche annunciato, ai giornalisti presenti in sala, di avere appena depositato una querela denuncia nei confronti de Il Centro d'Abruzzo, colpevole della presunta campagna denigratoria, organizzata ed orchestrata nei confronti del Presidente della Giunta regionale. «Dal mese di dicembre - ha detto Gianni Chiodi mostrando le slide del giornale - sono stati fatti 43 titoli contro il Commissario ad Acta della sanità e pubblicate 12 locandine gratuitamente false e diffamatorie». Parole dure anche per l'emittente televisiva Rete 8 ed il suo editore - mai citato per nome anche se noi di Abruzzo Indepedent glielo abbiamo chiesto esplicitamente - Luigi Pierangeli, imprenditore con interessi importanti nel settore della sanità privata. L'accusa, in questo caso, riguarderebbe alcune trasmissioni televisive realizzate - secondo il "Governator" d'Abruzzo - «nella totale mancanza di replica e contraddittorio». Palla alla magistratura, dunque!
IL CRACK DI PIETRO - La vicenda - cui i media si riferiscono e che sarebbe l'oggetto della presunta campagna denigratoria - è basata sull'arcinota storia del crak finanziario, da 3 milioni di euro, realizzato da una società (fratelli Di Pietro) assistita dallo studio professionale di commercialisti (Chiodi/Tancredi) e di cui "Il Governator" è ancora socio. Sulla questione, però, è apparso determinato ad andare fino in fondo, rispondendo persino alle 10 domande dell'Idv sull'Inchiesta della procura di Teramo. «Nessun giornalista - ha dettoChiodi alla sala affollata di telecamere e flash luccicanti - mi ha mai chiamato per conoscere la mia verità. Chiunque può testimoniare che io non mi occupo della gestione dello studio, da anni, e che con questa storia non c'entro nulla. Tutto quello che scrivono e dicono è falso, compreso che Cipro sia un paradiso fiscale. Questo gli abruzzesi devono saperlo». Ehm, Ehm! Siamo convinti ora?
LA SPINA DELLA SANITA' - Il "Governator" si è anche soffermato sui presunti motivi - anche incalzato da noi di Abruzzo Independent - di questa presunta campagna orchestrata nei propri confronti e in quelli della Giunta regionale. «Nonostante i miliardi di euro che girano in Regione e che mi è toccato amministrare non ho mai subito un procedimento penale ma il fatto di aver toccato interessi forti nel settore della sanità ha dato e sta dando parecchio fastidio». Nel pronunciare queste frasi vengono mostrati i dati relativi all'indebitamento del comparto sanità della Regione Abruzzo dal 2008 al 2010, passato da 2.544.804 euro a 1.422'250 euro : con una riduzione del 44%. «Nel 2010 - ha spiegato Chiodi - abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio nella sanità e nel 2011 saremo addirittura in attivo come già certificato dal Ministero dell'Economia». Dunque, il vero nodo del problema sembrerebbe - anche se il Governatore non ha fatto i nomi - sempra proprio essere quello della sanità abruzzese. L'argomento è spinoso e non solo da oggi: sono noti ed arcinoti gli interessi ma anche le inchieste della Magistratura di Pescara. Staremo alla finestra «con gli occhi aperti e la schiena diritta». Always!
Marco Le Boeuf