“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chiodi: «Opposizione d'ignoranza sesquipedale»
Il governatore dà i numeri sul bilancio della Regione Abruzzo, recuperata dal baratro finanziario
BILANCIO: CHIODI DA' I NUMERI. Dopo le polemiche sollevate sulla veridicità del Bilancio 2013 della Regione Abruzzo, approvato in extremis alla vigilia di Capodanno, e con tanto di ricorso alla Corte dei Conti per l'uso di alcuni capitoli per coprire spese per cultura, parchi e agricoltura è lo stesso governatore Gianni Chiodi a replicare all'opposizione.
Chiodi rispedisce al mittente le accuse in maniera stilosa (dal punto di vista della lingua italiana). «Questa opposizione è di un ignoranza sesquipedale», ha detto lasciando sbalorditi tutti i giornalisti presenti in conferenza stampa.
Ma che vuol dire? Che significa? Vocabolario alla mano abbiamo capito che sesquipedale è un aggettivo che sta ad indicare qualcosa di esagerato, iperbolico, tesa a rappresentare un giudizio dispregiativo su un'azione ritenuta sbagliata. Insomma, una stoccata al gruppo Pd guidato da Camillo D'Alessandro.
«Chi fa politica - ha proseguito Chiodi facendo riferimento agli avversari politici - perlomeno dovrebbe avere in mente nozioni di contabilità e finanza e non potrebbe parlare se ignora totalmente la materia. Anche noi, prima di essere eletti, avevamo mai visto un Bilancio di una Regione. Quando ci è toccato ci siamo messi al lavoro ed abbiamo fatto il nostro dovere. Senza entrare nello specifico possiamo ribadire che abbiamo approvato, per la quinta volta consecutiva, il bilancio della Regione Abruzzo, fallita qualche anno a causa di una mala gestio che ci aveva portato sul baratro. Non ci vuole uno scienziato - ha concluso il Governatore - per dire che c'è un disavanzo di 470 milioni».
Infine una chiosa sui rumors che vedrebbero alcuni esponenti della maggioranza coinvolti in nuove indagini di polizia giudiziaria. «Temo - ha detto - che le prossime elezioni politiche possano essere condizionate. Comunque quello che so è che chi ha sbagliato è gusto che paghi». Evidentemente lo scandalo dei costi gonfiati per realizzare eventi fa più paura di quello che si vuole far credere.
Redazione Independent