“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti verso il voto, Raimondi chiude la porta al centrosinistra
Il candidato sindaco di SEL e L'Altra Chieti sembrava più vicino all'alleanza con Febo. Inutili dunque i tentativi di Mazzocca e D'Alfonso sulla sinistra teatina
CHIETI VERSO IL VOTO, RAIMONDI CHIUDE LA PORTA A FEBO. "La campagna elettorale per il ballottaggio sta assumendo toni inaccettabili. Di Paolo, alleato del Pd, denuncia il Sindaco Di Primio. Quest'ultimo dimostra che la moglie del primo effettivamente è stata nominata al Consorzio Industriale quando Di Paolo era consigliere regionale. Questo spettacolo desolante dimostra come gli unici a parlare dei bisogni delle persone siamo stati noi in campagna elettorale e come la decisione di non sostenere nessuno al ballottaggio sia la logica conseguenza della nostra scelta di essere alternativi a questi schieramenti". Con questo post su facebook il candidato sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà e L'Altra Chieti Enrico Raimondi chiude definitivamente le porte al centrosinistra in vista del ballottaggio di domenica. Eppure fino a ieri sembrava che ci fosse una possibilità, seppur piccola, di una possibile alleanza con Luigi Febo. A Chieti si erano visti sia il governatore Luciano D'Alfonso che l'assessore regionale all'Ambiente Bernardo Mazzocca. Evidentemente le operazioni di moral suasion non hanno sortito gli effetti sperati come dimostra, appunto, il commento del politico teatino sulle ultime polemiche scoppiate nell'Urbe a meno quattro dal ballottaggio. Naturalmente a gongolare è il sindaco uscente Umberto Di Primio che mai avrebbe potuto contare su quel "pacchetto" di voti, mentre l'architetto Luigi Febo sì. Chi vincerà? Basterà Giustizia Sociale, che pare aver perso qualche pezzo, oppure le operazioni di telemarketing (molti cittadini denunciado di aver ricevuto chiamate dal call center del comitato elettorale di Febo) per ribaltare domenica l'esito del primo turno?
Redazione Independent