“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti sull’orlo del dissesto
Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato pubblicato un sondaggio sul “Comune di Chieti sull’orlo del dissesto” finanziario
È stato pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria – WWW.SONDAGGIPOLITICIELETTORALI.IT - l’esito del sondaggio su “Comune di Chieti sull’orlo del dissesto”, effettuato da G.D.C. SONDAGGI con metodo di campionamento probabilistico e rilevazione CAWI, CATI e CAPI, nel periodo dal 18 maggio al 21 maggio 2023.
Al sondaggio sono stati interessati 2.361 cittadini maggiorenni residenti nel comune di Chieti, 684 dei quali (pari al 28,97%) hanno partecipato e risposto, mentre 1677 (pari al 71,03%) hanno rifiutato di rispondere alle domande oggetto dell’indagine.
Cinque i quesiti sottoposti all’attenzione degli intervistati con riferimento alla sentenza della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, che, accertando il difetto dei presupposti per l’omologazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Chieti, ha certificato la grave situazione economica dell’Ente, aprendo di fatto la strada al dissesto finanziario.
Nella prima domanda è stato chiesto:
con tre alternative di risposta per i partecipanti al sondaggio:
Nella seconda domanda è stato chiesto:
con due alternative di risposta:
• Prendere atto e dichiarare il dissesto
• Deliberare di presentare ricorso
Nella terza domanda è stato chiesto:
con due alternative di risposta:
• Rassegnare le dimissioni
• Rimanere al suo posto
I successivi due quesiti sono stati posti agli intervistati in maniera alternativa e strutturati a risposta chiusa SI / NO:
• SI
• NO
• SI
• NO
In tutte e cinque le domande agli intervistati indecisi è stata riservata l’opzione risposta “NON SO” come scelta di rifugio.
ESITO DEL SONDAGGIO
PRIMA DOMANDA:
SECONDA DOMANDA:
TERZA DOMANDA:
QUARTA DOMANDA:
QUINTA DOMANDA:
ANALISI DEI RISULTATI DEL SONDAGGIO
Considerata l’alta percentuale degli intervistati (684) che hanno fornito risposte alle domande oggetto del sondaggio, i dati raccolti sono valutati campionatura ampiamente rappresentativa dell’intera popolazione maggiorenne (43.585) del comune di Chieti, con un margine di errore massimo del 4%.
Nel primo quesito previsto dall'indagine si è chiesto al campione di formulare il proprio giudizio sulla responsabilità politica della grave situazione economica del Comune di Chieti.
96 intervistati sul totale di 684, pari al 14,03%, hanno risposto che la responsabilità è da addebitare all’attuale amministrazione a guida Ferrara, 384 intervistati sul totale di 684, pari al 56,13%, hanno risposto che la responsabilità sia della precedente amministrazione a guida Di Primio, 126 intervistati sul totale di 684, pari al 18,42%, pensano che la responsabilità sia da attribuire ad entrambe le amministrazioni, mentre 78 intervistati sul totale di 684, pari al 11,42% non si sono espressi, rifugiandosi dietro l’opzione “NON SO”.
L’analisi dei dati raccolti in relazione alla prima domanda oggetto dell’indagine evidenzia come la stragrande maggioranza degli intervistati (56,13%) ritenga che la responsabilità politica della grave situazione economica del Comune di Chieti sia da attribuire alla precedente amministrazione a guida Di Primio. Solo il 14,03% degli intervistati punta il dito della responsabilità contro l’attuale amministrazione Ferrara, mentre merita attenzione e dovuta riflessione politica il marcato 18,42% degli intervistati che ritengono che entrambe le amministrazioni (l’attuale a guida Ferrara e quella precedente a guida Di Primio) siano responsabili in egual misura della grave situazione economica in cui versa il Comune di Chieti.
Nella seconda domanda è stato chiesto agli intervistati di esprimere il proprio auspicio in merito alla decisione che il Consiglio Comunale dovrà necessariamente adottare a seguito della sentenza della Corte dei Conti. Quasi 3 intervistati su 4 (71,93%) ritiene che la strada migliore sia quella di prendere atto della sentenza della Corte dei Conti e dichiarare il dissesto, mentre solo il 18,44% auspica che il Consiglio Comunale decida di attivare il ricorso avverso la sentenza.
La terza domanda ha riguardato la figura del Sindaco Ferrara e la decisione che dovrebbe prendere a seguito della sentenza della Corte dei Conti. In questo quesito si registra un sostanziale equilibrio tra coloro che ritengono che il Primo Cittadino dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni per permettere il ritorno alle urne da parte dei cittadini (39,49%) e gli intervistati che invece reputano necessaria la continuità amministrativa del Sindaco Ferrara (35,74%). Una consistente percentuale dei teatini intervistati (24,77%), invece, non ha espresso alcun giudizio in merito.
Nella quarta domanda è stata sottoposta all’opinione degli intervistati l’eventuale responsabilità o meno dei Dirigenti Comunali in relazione alla grave situazione economica dell’Ente cittadino. In questo caso la stragrande maggioranza degli intervistati (73,12%) addebita la colpa anche all’operato delle figure Dirigenziali del Comune, mentre un esiguo 15,41% le considera esenti da qualsiasi responsabilità amministrativa. L’11,47% degli intervistati non ha espresso alcuna opinione in merito.
Infine, nel quesito conclusivo viene chiesto ai cittadini di riflettere sulla decisione che avrebbe dovuto adottare Ferrara all’indomani della propria elezione a Primo Cittadino. Quasi l’85% degli intervistati ritiene che il Sindaco, nella piena consapevolezza della grave situazione economica in cui versava l’Ente già da prima dell’inizio del suo mandato, avrebbe, subito dopo l’insediamento, dovuto dichiarare il dissesto finanziario. Un residuo 6,11%, invece, dichiara di condividere la scelta conservativa fatta dal Sindaco Ferrara. Il 9,53% non ha espresso alcun giudizio.