“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti: scoperta fabbrica delle "fatture false", truffa allo Stato da oltre 1milione
La "cartiera" serviva per operazioni di compravendita di pellami mai avvenute. La merce 'fittizia' veniva venduta a società marchigiane e venete
CHIETI: SCOPERTA FABBRICA DELLE "FATTURE FALSE", TRUFFA ALLO STATO DA 1MILIONE. Una società “cartiera” costituita ad hoc con l’illecita finalità di emettere fatture per operazioni inesistenti è stata individuata nel teatino dai finanzieri della Compagnia di Chieti, al comando del Capitano Angela Luana Vallario, a seguito di una complessa e rilevante attività di polizia economico-finanziaria condotta attraverso capillari accertamenti e riscontri di intelligence. L’attività ha accertato che la società, sconosciuta al fisco, pur non avendo una stabile organizzazione aziendale ed autonomia finanziaria, emetteva fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.) per vendite di pellami mai effettuate per un imponibile pari ad euro 4.951.034,00 ed I.V.A. pari ad euro 1.071.540,00, utilizzate esclusivamente dalle società destinatarie al fine di poter dedurre dal proprio reddito costi inesistenti e detrarre indebitamente l’iva mai assolta sugli acquisti.
MERCE 'FITTIZIA' CEDUTA A SOCIETA' VENETE E MARCHIGIANE. La merce risultava pertanto figurativamente ceduta a società marchigiane e venete, attraverso anche l’emissione di documenti di trasporto falsi che riportavano nominativi di vettori inesistenti. I tre responsabili sono stati segnalati all’autorità giudiziaria di Chieti per le violazioni di carattere penale-tributario cui al D.Lgs. n. 74/2000 per emissione/utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti ed omessa dichiarazione dei redditi per imposte evase superiori ai limiti di legge.
Redazione Independent