“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti: il sindaco Di Primio al countdown. Ritiro delle dimissioni o ritorno al voto?
L' avvocato alla guida del Capoluogo teatino da 8 anni non supera la prova del bilancio e dei dissidi in seno alla maggioranza. Ha tempo fino al 7 luglio
CHIETI TORNA AL VOTO? IL SINDACO DI PRIMIO SI E' DIMESSO. ll sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha presentato oggi le dimissioni al termine di una conferenza stampa che ha fatto seguito alla seduta di Consiglio comunale durante la quale, assenti i cinque consiglieri di Forza Italia e uno dei tre consiglieri dell'Udc, lo stesso Di Primio ha ritirato dall'ordine del giorno del Consiglio la delibera sul bilancio di previsione. ''Non c'e' possibilita' di trattare con il ricatto - ha detto Di Primio riferendosi ai consiglieri - Poiche' loro sono manovrati da qualcuno che dietro dice di comandarli, tant'e' che oggi giustamente non sono venuti in Consiglio comunale, e io non sono uno che si fa certo comandare, ho deciso che non ci sono piu' le condizioni per andare avanti e ho rassegnato le dimissioni da sindaco. Il centro destra perde la grande occasione di fare pulizia al proprio interno togliendo via logiche che non possono appartenere a persone serie".
"Io credo - ha proseguito l'avvocato Di Primio - di aver fatto tutto quello che potevo, di aver dato a questa citta' tutto quello che avevo in me, tempo amore passione credo di aver dato anche progetti finanziati e non chiacchiere come fa qualcuno. Noi abbiamo 37 milioni di opere finanziate che cambieranno il volto di questa citta': mi dispiace per coloro che subiscono i danni dalla mancata approvazione del bilancio, lo subiranno i lavoratori di quelle societa' che si volevano difendere, subiranno un contraccolpo le tante ditte che aspettavano da due mesi, la giunta ha approvato il bilancio il 18 aprile e oggi il consiglio non e' ancora in grado di approvarlo e questo comporta un danno per le ditte perche' non abbiamo soldi da poter dare loro. La mancata approvazione del bilancio mette a forte rischio alcuni fondi che abbiamo gia' avuto e che sono per il dissesto idrogeologico. I latini avrebbero detto ad impossibilia nemo tenetur, io dico la stessa cosa''.
"Io non e' che non voglio fare il sindaco, mi e' rimasto un anno e lo faccio quasi da dieci e li faccio anche contro coloro che adesso stanno facendo problemi. Qui c'e' una grave responsabilita' della classe dirigente regionale - ha detto il sindaco dopo aver presentato le dimissioni - che sta mandando a casa un'amministrazione di una citta' capoluogo di centro destra a un anno dalle elezioni come se Teramo non stesse in questa regione. Io non posso dire altro che Teramo docet: se non avete ancora compreso che dare spazio a chi fa i ricatti e le bande armate poi porta a perdere le elezioni, vuol dire che non avete compreso una lezione abbastanza banale che da' la vita politica. Non credo che ci siano le condizioni in questo momento neppure per pensare a un ritiro delle dimissioni. Questo vorrebbe dire la sottoscrizione di un patto di fine mandato dove non c'e' gente che scappa o si' nasconde dietro qualcuno: io non parlo piu' con gente che non e' il segretario di un partito o un consigliere comunale, sono stufo di avere incontri e dialoghi con chi non e' ne' consigliere comunale ne' segretario di partito ma viene ad alzar voce nelle riunioni. Questo non e' un metodo che mi appartiene, non ho mai avuto nessuno comandato da me, ho avuto solo gente che ha scelto di stare con me e io non ho avuto questo nelle ultime due-tre settimane. Finche' non ci saranno quelle condizioni e' impossibile anche parlare di un percorso diverso dal tornare tutti a casa e dal rivederci a maggio dell'anno prossimo alle elezioni comunali".
"Ritengo necessario che la crisi amministrativa al Comune di Chieti si risolva in tempi brevi. Non e' possibile, infatti, far ricadere sui cittadini e sulla citta' le conseguenze delle tensioni amministrative che si sono create in seno al Consiglio comunale e che hanno portato alle dimissioni del sindaco Umberto Di Primio". Lo ha detto il coordinatore regionale di Fratelli Etelwardo Sigismondi, commentando le dimissioni presentate oggi dal primo cittadino del capoluogo teatino. "Il rispetto del mandato elettorale vuol dire amministrare dal primo all'ultimo giorno - aggiunge Sigismondi. Fratelli d'Italia lavorera' da subito, nelle sedi opportune, per la ricomposizione della coalizione di centrodestra al fine di giungere il prima possibile all'approvazione del bilancio e alla realizzazione delle opere in esso contenute".
Redazione Independent