“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti. (friendly)Emergenza
Aggrediti cinque giovani omosessuali fuori dal bar "La Fontana". Nel mirino della Questura alcuni ultras neroverdi
CHIETI. EMEGENZA OMOFOBIA - Già un anno (a settembre 2011) fa ci fu un'aggressione a tre giovani che si stavano baciando in piazza San Giustino a Chieti. Ora il fatto si è ripetuto allo Scalo. Ergo: non si può più parlare di un caso isolat,o ma di emergenza omofobila. Cinque giovani, domenica scorsa, sono stati aggrediti da ultras neroverdi con insulti, sassi e lanci di bottiglie davanti al bar "La Fontana" di Chieti Scalo, a conclusione dell'aperitivo "friendly". L'associazione Jonathan, tramite Marco Lozzi, fa sapere che preparerà un esposto alla magistratura per denunciare le violenze subite ed impedire che tali episodi si verifichino di nuovo. E', infatti, in programma un'altra serata "gay friendly" per il prossimo 24 giugno.
LA RICOSTRUZIONE DELL'AVVOCATO CERRONE - «Alcuni avevano le bandiere del Chieti calcio, altri maglie con svastiche e simboli di estrema destra», ha raccontato l’avvocato Andrea Cerrone, dottore di ricerca all’Università di Teramo in Tutela dei diritti fondamentali e legale dell'associazione Jonathan. All’inizio i giovani sono stati insultati con offese e minacce omofobe, poi si è passati all’aggressione fisica vera e propria: «Hanno minacciato e lanciato sassi e bottiglie», ha aggiunto Cerrone. «Un ragazzo è stato colpito da un sasso alla caviglia, mentre un altro è stato ferito al gomito dal vetro di una bottiglia». L'avvocato ha spiegato che è stata alletrata sia la polizia che i carabinieri e che, giunti sul posto, non avendo riscontrato anomalie - se non le denunce delle vittime - se ne sono andati. E, poco dopo, gli ultras sarebbero ritornati per minacciare di nuovo i frequentatori del locale. Ancora un episodio di intolleranza che deve essere represso sul nascere.
Marco Beef