Chieti blocca gli immigrati, Di Primio occupa ingresso dei Cappuccini

CHIETI CONTRO IL CENTRO D'A'ACCOGLIENZA IN CENTRO. E' stata una protesta pacifica, quella andata in scena ieri davanti agli Istituti Riuniti San Giovanni Battista di Chieti. Ma non per questo si può dire che sia stata meno dura, poichè il tema, quello dell'accoglienza, è l'argomento caldo della politica italiana. L'attuale sindaco di Chieti e una cinquantina di sostenitori di Casapound e della destra hanno raggiunto l'ingresso della sede dei Cappuccini, in va dei Cappuccini, subito: cioè non appena si è diffusa la notizia via prefettura che una ventina di immigrati, richiedenti asilo politico perchè in fuga da paesi in guerra, sarebbero stati trasferiti nel capoluogo teatino.

Nelle parole di Di Primio c'è il senso di questa protesta e della posizione del centrodestra sul tema dellaccoglienza. "Non accetterò né ora e né in futuro - ha spiegato l'avvocato Di Primio - che i 'Cappuccini' si trasformino in un centro di prima accoglienza o comunque in un centro di accoglienza per gli immigrati. C'è una scuola vicino, siamo in pieno centro storico, ci sono qui dentro lavoratori che devono capire come andare avanti con il loro lavoro, e quindi - ha sottolineato Di Primio - non è possibile né pensabile che questa struttura venga a pezzi svenduta per diventare il luogo di accoglienza degli immigrati".

Insomma, un secco e pacifico no all'accoglienza e la rivendicazione del concetto salvinista: prima gli italiani. Chissà qual è la posizione degli altri candidati alle amministrative teatine sul tema dell'immigrazione. Lo sfidante del centrosinistra Lugi Febo ha bollato l'iniziativa come xenofoba. Saremmo curiosi di sapere cosa pensano gli altri sei candidati, soprattutto i cinquestelle che sul tema dell'immigrazione non hanno mai preso una posizione chiara. 

Redazione Independent