“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti, Visini: "Nessuna tassa per l'uso della camera ardente"
Il presidente di Teateservizi ha emesso una nota di risposta a un articolo, precisando che "non ci sono imposte di soggiorno per il morto"
IL CIMITERO E LA TASSA PER LA CAMERA ARDENTE. In riferimento all’articolo pubblicato in data odierna su un quotidiano locale avente per oggetto “Tassa di soggiorno per il morto”, con il quale si fa riferimento a una nuova, presunta gabella introdotta dal Comune di Chieti per l’utilizzo della camera ardente presso l’obitorio del Cimitero, il presidente della società Teateservizi, Valerio Visini, ha emesso una nota con cui fa alcune precisazioni.
LA PRECISAZIONI DI VISINI. «Non esiste alcuna “tassa di soggiorno per il morto”, come sarcasticamente riportato nel titolo dell’articolo, e non è previsto alcun pagamento di 150 euro al giorno per la sosta delle salme, in particolare per quelle che hanno scelto la cremazione - afferma Visini - Tale cifra, che viene applicata una tantum e solo in caso di onoranze funebri organizzate privatamente all’interno del cimitero in una sala destinata all’uopo, non è assolutamente richiesta nel caso di quelle salme in attesa di essere trasferite altrove o eventualmente tumulate (in questi casi, infatti, vengono utilizzate, ove necessario, le celle frigorifere presso l’Obitorio comunale e non vi è nulla da pagare). Questa sala, definita anche sala di commiato, può essere sia di natura pubblica sia di natura privata. Pertanto, le imprese di onoranze funebri, che ben conoscono la normativa, potrebbero loro stesse offrire detto servizio a prezzi eventualmente concorrenziali rispetto ai 150 euro una tantum del Comune. Se ciò non avviene - conclude il presidente di Teateservizi - è da ritenere che le imprese stesse abbiano valutato poco remunerativo il prezzo praticato dal Comune».
Il corriere teatino