“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chieti. Mille persone in ansia
Questione Villa Pini e San Stefar: 978 lavoratori rischiano il posto. C'è paura per l'esito del Consiglio di Stato
LA SOFFERENZA DI 1000 PERSONE - Quasi mille i lavoratori - tra Villa Pini e SanStefAR ne sono impiegati 978 - hanno scritto al Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, per chiedere la vicinanza delle istituzione e sottolinere, qualora ci fossero dei dubbi, l'importanza dell'appello al Consiglio di Stato sulla revoca dell'accreditamento delle cliniche del Gruppo "Ex Angelini". Qualora venisse confermata la decisione del Tar de L'Aquila allora ci sarebbero conseguenze gravissime sul futuro dei lavoratori e delle loro famiglie alle prese, da più di 4 anni, col dissesto finanziario del Gruppo, le incursioni della Commissione Marino, lo scandalo "Sanitopoli" , il fallimento e la vendita all'asta delle aziende. Senza contare, naturalmente, la perdita di centinaia di posti di lavoro, la cassa integrazione e la costante incertezza di una stabilità lavorativa.
I LAVORATORI E LA NORMA CONTROVERSA - Il Comitato si è rivolto al Sindaco di Chieti, in quanto avvocato e Rappresentante dello Stato, per chiedere spiegazioni su «come sia possibile per il TAR de L'Aquila ritenere gli interessi economici di alcuni imprenditori più meritevoli di difesa di quanto non lo sia il diritto al lavoro ed alla dignità di mille lavoratori e delle loro famiglie. Forse Lei - hanno scritto i lavoratori - può aiutarci a comprendere come la stessa norma (art. 7 bis L.r. 32/2007) che il Consiglio Regionale aveva introdotto con la finalità di difendere i sa/ari e i contributi di noi lavoratori, oggi possa essere usata dal TAR per annientare di fatto la nostra possibilità di percepire alcun reddito passato e futuro. Noi lavoratori rischiamo di pagare due volte il caro prezzo di questo paradosso, e purtroppo con noi pagherebbe anche il territorio abruzzese, a favore del quale Villa Pini e San StefAR oggi erogano più 4,000 ricoveri ospedalieri, i 50.000 prestazioni ambulatoriali e 250.000 trattamenti riabilitativi domiciliari e ambulatoriali». Un appello al quale non si è sottratto il Sindaco di Chieti, ma la questione non è di semplice soluzione.
IL SINDACO IN PRESSING - Iin occasione dell’incontro odierno con i lavoratori del Gruppo Villa Pini, ha dichiarato:«Non so cosa deciderà il Consiglio di Stato, ma ciò che posso assicurare, quando e ove ci fosse un pronunciamento di questo Organo che confermi la sentenza del Tar di L’Aquila, è una forte pressione - ha detto il Sindaco Di Primio - su quelle Istituzioni e su quegli Enti che dovranno decidere sugli accreditamenti, che vuol dire conservare i 900 posti di lavoro e garantire le prestazioni sanitarie ed assistenziali di cui il nostro territorio non può fare a meno. La Regione dovrà assumere decisioni importanti, nell’alveo della legalità, che diano risposta alla richiesta dei lavoratori e di chi oggi utilizza la struttura della Clinica Villa Pini».
Marco Le Boeuf