“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Chi ha sparato a Cagnetta?
In Corte d'Assise a Chieti il processo per l'omicidio del 2 luglio 2012. Testimone non riconosce Ciarelli
OMICIDIO CAGNETTA. TESTIMONE NON RICONOSCE CIARELLI. Continua la battaglia legale tra la difesa e la pubblica accusa per il delitto di Tommaso Cagnetta, il 42enne originario di Foggia ucciso con un colpo di pistola al fianco il pomeriggio del 2 luglio scorso al "Ferro di Cavallo" a Pescara. Franco Metta, legale dell'unico imputato Angelo Ciarelli, 38 anni, rom fratello di Massimo, in carcere a Vasto per l'omicidio di Domenico Rigante, ritiene fondamentale la deposizione di Vincenzo Gagliardi, uno dei testimoni oculari presenti sul luogo del delitto. Gagliardi, per il quale è stata chiesta la trasmissione degli atti alla procura per falsa testimonianza, ha mimato ieri in aula, ripreso dalle telecamere della polizia di Chieti, il gesto che ha visto quel caldo pomeriggio d'estate: cioè un braccio armato di pistola r che ha fatto fuoco, senza però tuttavia riconoscere in Angelo Ciarelli l'autore dell'esplosione letale. La scorsa udienza, invece, era toccato all'unico imputato sedere sul banco dei testimoni che, in quell'occasione, ha ribadito di non essere stato lui a fare fuoco. La prossima udienza è attesa per il 10 luglio.
Redazione Independent