“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Che pavimento scegliere per la taverna
Sicuramente il gres porcellanato e' uno dei materiali preferiti dal mercato. Scopri i dettagli (prezzi, tipologie) nell' articolo
Nell’acquisto di una casa – sempre che ovviamente il budget lo consenta – molto gettonata è la presenza di una taverna: si tratta di fatto di una stanza in più, che si può usare per cene con degli amici, oppure come stanza da gioco, come sala per il relax davanti al camino d’inverno, o per rinfrescarsi d’estate. Insomma, una stanza che fa sempre comodo. Proprio per questo, ancor prima dell’arredamento, si tende a fare molta attenzione nella scelta del pavimento per la taverna.
Nell’immaginario comune, la taverna è vista come un ambiente rustico, con piastrelle in cotto, la cucina (se presente) in legno, e tavolo e divano sempre dai colori caldi. Ma la taverna può essere anche diversa, e sposare uno stile decisamente più al passo coi tempi: quali materiali sono più indicasti, allora, in questo secondo caso? Vediamo qualche consiglio utile e pratico.
Tanti tipi di materiale
Che sia al piano terra, o al piano interrato, la taverna rimane uno spazio abitabile ed è – per dirla molto semplice – questo che la distingue da una cantina. Come detto, la taverna può avere molte applicazioni diverse: oltre a quelle dette sopra, può essere anche uno studio, una camera da letto, una sala prove, una sala attrezzi e via dicendo.
In ogni caso, comunque, è di estrema importanza che sia ben arredata: infatti, ancor prima di andare a vedere quali possono essere le scelte per questo ambiente, è bene ricordare e tenere sempre conto che nella quasi totalità dei casi si tratta di una stanza priva di finestre, e per questo vanno adottati degli accorgimenti che ne aumentino la luminosità.
I pavimenti per la taverna possono resistere all’umidità, e per esserlo al 100% prima bisogna procedere ad impermeabilizzare la soletta (e questo proprio perché non ci sono le finestre, e perché in molti casi c’è un contatto con il solaio controterra).
Sicuramente un pavimento ideale è il gres porcellanato, un materiale di recente produzione che però si è imposto molto rapidamente sul mercato per via del suo ottimo rapporto qualità-prezzo; oppure il PVC, o ancora altre soluzioni monolitiche quali microcemento, cemento e resina, anch’essi ottimi per resistenza e possibilità di personalizzazione.
Tra l’altro, i pavimenti in stile industriale (come appunto il cemento, ma anche il gres) ben si uniscono a mobili in legno grezzo e impianti a vista, che danno subito un’idea urban chic. La resina, invece, si sposa bene con dei mobili dallo stile più scandinavo, quindi minimal e moderno.
Prezzi medi dei pavimenti
Per quanto riguarda i prezzi dei materiali, pavimenti in pietra, in cementina, in graniglia di cemento, in cotto o anche in PVC si aggirano intorno ai 5/6 euro al metro quadro. Un costo leggermente superiore hanno invece le piastrelle optical – tipologia molto di moda negli anni Cinquanta e Settanta – per chi cerca uno stile vintage, ovvero stanno intorno ai 9 euro al metro quadrato.
Il gres porcellanato effetto pietra o marmo ha costi superiori, a fronte però di un’estrema resistenza, lunga durata e facilità nella pulizia: qui si parla di circa 20-30 euro per metro quadrato. Sempre resistenti e adatti all’umidità sono anche i pavimenti in resina, che però costano 70 euro al metro quadrato per uno spessore di 5 millimetri (si può risparmiare qualcosa scegliendo di colare della resina su un pavimento già esistente, per uno strato di 2 millimetri). Prezzo simile hanno anche i pavimenti in cemento spatolato.
Redazione Independent