“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Che ne facciamo di Corso Trento e Trieste?
Il neo portavoce cittadino di Fratelli d'Italia, Daniele Lanetta, interviene nuovamente sul "destino" della centralissima strada di Lanciano
LANETTA SU CORSO TRENTO E TRIESTE. Il neo portavoce di Fratelli d'Italia a Lanciano, Daniele Lanetta, interviene nuovamente sul "destino" della centralissima Corso Trento e Trieste, ribadendo "la necessità di riaprire al traffico veicolare quella che è solo una strada interdetta al traffico. Lo dobbiamo ai nostri commercianti e non solo. Per passeggiare ci sono i Viali, i due larghi marciapiedi del corso e i portici".
GIANCRISTOFARO NON E' D'ACCORDO. Non è invece d'accordo con questa posizione il presidente della Pro Loco, Vincenzo Giancristofato: "Noi - afferma - abbiamo la fortuna di avere un corso stupendamente largo: perché non si è pensato negli anni passati, quando si sono fatti gli interventi sul corso, di renderlo pedonale, livellando il tutto senza marciapiede con sedute e magari anche qualche altro dettaglio di arredo urbano? Sono sicuro, avendo due parcheggi grandi subito a ridosso, che il centro sarebbe ben più frequentato".
RENDERE IL CORSO UNA GRANDE PASSEGGIATA. Giancristofaro spiega poi che il problema "sta tutto lì: rendere il corso una grande passeggiata. Allora ha senso tutto ciò che si vuole fare. Oggi la soluzione è ibrida, è pedonale perché c'è il divieto, ma è carrabile perché risulta ancora una strada con marciapiede. Il controsenso è qui, il resto sono chiacchiere. Il centro deve vivere, e per vivere non ha bisogno di macchine ma di persone che si muovono: per questo è necessaria la sinergia tra commercianti, tra associazioni, con il Comune e sopratutto tra gli abitanti stessi, gli utenti".
Giuseppe Marfisi