“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Che cosa resta dopo tutto questo chiasso?
Il matrimonio tra M5s e il Partito Democratico potrebbe consumarsi col benestare del Presidente Mattarella. Ma cresce lo scetticismo in vista della riunione del 3 maggio
CHE COSA RESTA DOPO TUTTO QUESTO CHIASSO? Che cosa resta dopo avere fatto il gioco delle tre carte per cercare di capire come stanno le cose in merito al nuovo governo italiano? Che cosa resta dopo che i partiti piu' importanti si sono detti peste e corna, facendo chiaramente intendere che si odiano (eppure pronti a un matrimonio infelice)? Resta la decisione del Capo dello Stato che, come ho sempre sostenuto, ha il potere di decidere, prendendo in giro gli elettori italiani che hanno votato il 4 marzo come per legge. Adesso che M5s e Pd contano di convolare a...giuste nozze. Ora non tutto il Partito Democratico e' deciso a dire si il 3 maggio: il Pd avra' una riunione che dovra' decire se il Partito Democratico entrera' come coda (o piuttosto come codino) al M5s. Se sara' sì, allora si tratta di vedere se Mattarella riconosce l'intero affare e andra' avanti fregandosene dei numeri. Ma non basta far ridere il mondo? Non basta angustiare gli italiani che credono nella legge e vogliono lavorare in santa pace. Un quotidiano della California ha scritto: "I governi italiani sono come il bingo..".
Foto: l'appello del candidato premier Luigi Di Maio al Pd.
Benny Manocchia