“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Certi amori non finiscono
Impossibile dimenticare ciò che è stato. Il Pescara di Zeman? La migliore formazione di Serie B di sempre
IL RITORNO DI ZEMAN (DA AVVERSARIO). Domenica all'Adriatico scorreranno lacrime (d'amore). Sarà un momento "immortale" per ogni vero cuore biancazzurro. Ne siamo così sicuri che siamo disposti a giocarci pure l'anima. La catarsi sarà quando LUI, Zdenek Zeman da Praga, calpesterà quel prato verde sul quale, l'anno passato, ha organizzato la migliore formazione di Serie B che la storia del calcio italiano possa ricordare. Stiamo esagerando? Parlano i numeri: il Pescara stagione 2011/12, allenato dal maestro del calcio, fece 83 punti in 42 gare giocate e vinse la classifica di Serie B disintegrando ogni record: vittorie consecutive (11), reti realizzate (ben 90), miglior giocatore della Lega (Lorenzo "Il Magnifico" Insinge), classifica dei cannonieri vinta da "Ciruzzo" Immobile (28) oltre a Marco Verratti, "Volto Santo" da Manoppello, lanciato nel firmamento del calcio internazionale (Paris Saint Germain). E, se non avessimo subito clamorosi torti arbitrali, e vissuto terrificanti vicende umane (Ciao Morosini!), avremmo conquistato traguardi che nessuno mai potrà superare. Non c'è dubbio. Siamo stati la Pandora del calcio!
MEGLIO (O QUASI) DEL BARCELLONA. Il Pescara del Maestro fece letteralmente impazzire d'amore la città di Pescara, tutti i suoi tifosi (Rangers), ma anche l'Abruzzo - ad eccezione del sindaco di Chieti Di Primio - l'Italia e l'Europa. Addirittura, il tecnico del Barcellona più forte di sempre, Pep Guardiola, espresse parole talmente entusiastiche sul gioco del Pescara che sin dalla prima giornata venne coniato il motto "Zemanlandia". Abbiamo vinto 6 a 0 in casa del Padova. Disintegrato la Sampdoria a Marassi. Soltanto per fare alcuni esempi. Perchè Zeman è davvero un modello: non soltanto calcistico. Le sue battaglie per la legalità, il doping nel calcio ed i "poteri forti" gli hanno impedito in carriera di raggiungere quei trguardi che altrimenti avrebbe di per certo meritato. Domenica verrà da avversario. Ma per ogni vero cuore biancazzurro il "Dio del 4-3-3" sarà sempre un fratello di sangue. Biancazzurro, ovviamente! Vero Roberto Graziosi?
Romanzo