“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Centrodestra col Sindaco Masci che rilancia sui test antidroga
Mentre la città si interroga sulla vicenda giudiziaria nel settore dei Lavori Pubblici la politica si prepara all’appuntamento con gli elettori nel 2024
Carlo Masci forte dell’appoggio di Nazario Pagano, il coordinatore regionale di Forza Italia, rilancia il suo codice etico antidroga che tante critiche ha ricevuto dalle opposizioni. Secondo il centro sinistra e M5S quello di Carlo Masci è un tentativo spregiudicato di sviare l’attenzione della Città dalla grave responsabilità del Sindaco sulla totale assenza di controllo su Fabrizio Trisi, il suo uomo di fiducia a capo del settore Lavori Pubblici ed ora agli arrestiaccusato dalla Magistratura del reato di corruzione. Visto che per il responsabile regionale di Forza Italia il Sindaco “ha fatto bene”. Anzi sarà ancora lui, il candidato Sindaco di Pescara del centro-destra nelle prossime amministrative del 2024. Dunque convintosi di essere nel giusto, Carlo Masci rilancia la proposta del test antidroga e scrive ai vertici della ASL di Pescara, ovviamente tralasciando ogni riferimento all’inchiesta “tana delle tigri” della Magistratura. Dopo essersi rammaricato dell’attacco mediatico subito sul problema della tossicodipendenza nel Comune nella nota scrive: “ai fini di sgomberare l’orizzonte persino dalle nubi del sospetto, e soprattutto per tranquillizzare l’opinione pubblica all’interno e all’esterno dell’Ente sulla lucidità di analisi e di giudizio degli Amministratori e della loro integrità psico-fisica, mi permetto di chiedere alla Asl di Pescara di convergere su un protocollo che in qualche modo richiami quando già previsto per gli agenti del Corpo di Polizia municipale, applicabile su base volontaria e con tutte le accortezze del caso ad Assessori e Consiglieri comunali”. Ma così dicendo sembra dar ragione all’opposizione secondo cui il Primo cittadino di Pescara getta un’ingiusta ombra di sospetto, oltre che sui Consiglieri, anche sui tantissimi dipendenti perbene del Comune di Pescara, “infangati da un sindaco diventato spregiudicato e disperato", come affermano i Consiglieri del PD e delle liste civiche di sinistra in Comune. Insomma, per citare un grande pescarese (di nascita ma che presto e’ andato via) Ennio Flaiano: “la situazione è grave ma non e’ seria” perfetta, secondo noi, per il ‘caso’ in questione.