“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
CHIETI ALLE GRANDI MANOVRE IN VISTA DELLE ELEZIONI DI PRIMAVERA. La sede è quella del coordinamento regionale di Forza Italia a Pescara in piazza Salotto. Gli invitati alla corte di Nazario Pagano erano la senatrice Federica Chiavaroli e il capo gruppo Raffaele Di Felice, per FdI il coordinatore provinciale Antonio Tavani e il presidente del Consiglio Marcello Michetti, per l’Udc il presidente Enrico Di Giuseppantonio e il segretario cittadino Andrea Buracchio. Il tema, manco a dirlo, le prossime elezioni comunali nella Città di Chieti dove il clima nelle ultime ore si è parecchio surriscaldato perchè il sindaco uscente Umberto Di Primio chiede a gran voce la riconferma senza passare per le primarie.
FEBBO SCRIVE A PAGANO. Ma c'è un però. E quando ci sono le consultazioni di però ce ne sono sempre a pacchi, E, questa volta, il però è di quelli che pesano e rispondono al nome di Mauro Febbo. L'ex assessore regionale alle Politiche Agricole (Giunta Chiodi), già candidato alla Provincia di Chieti, evidentemente infastidito dalla trama politica, ha preso carta e penna ed ha scritto senza mezzi termini tutto il suo malcontento. «Come mai, caro Nazario, Forza Italia era rappresentato solo da te, dimenticando che nella mia Città, in Consiglio comunale all’interno dello schieramento di Forza Italia siedono un Parlamentare Nazionale, il Capogruppo e ben 4 Assessori oltre al sottoscritto che, mi permetto di ricordarti, è stato il primo degli eletti in provincia di Chieti in Consiglio regionale, ha ricoperto negli anni incarichi istituzionali (comunali, provinciali e regionali) di prestigio e peraltro ancora membro dell'Assemblea Nazionale del Partito. Non ti sembra che per l'ennesima volta hai fatto tu stesso ed hai fatto fare al nostro partito un gran brutta figura???». Febbo non è nuovo a rimproveri violenti nei confronti del coordinatore regionale di FI, ma confermato alla guida del partito abruzzese da Silvio Berlusconi, con accuse di vario genere: in primis quella di avere gestito malissimo la competizione elettorale delle regionali o come è accaduto a Pescara.
IL CASO CHIETI CHE SCOTTA. Febbo è stato chiaro sul tema che riguarda la città. « La condivisione nella scelta delle primarie - spiega Febbo - è arrivata nella consapevolezza che bisogna tenere l'alleanza il più ampia e compatta possibile, con il coinvolgimento di tutti i partiti del Centro Destra ma anche delle liste civiche e questo in un momento particolarmente difficile per l'Amministrazione Comunale, anche per il "tradimento" di almeno 7 consiglieri eletti nel nostro schieramento ma passati al Centro Sinistra. Per noi - aggiunge - le primarie di coalizione, decise e fatte in armonia, devono rappresentare un strumento per rafforzare la buona attività di Governo svolta in questi difficili anni (dissesto ereditato dall’ex sindaco Ricci, azzeramento dei trasferimenti dal Governo centrale), magari offuscata da una conflittualità in seno al Consiglio comunale ampliata spesso ad arte da taluni mezzi d'informazione. E su questo tema da tempo già c'è un confronto politico, reso difficile perché giudicato sia da un alleato (Ncd) sia dallo stesso Di Primio una diminutio nei confronti dell'Amministrazione e del Sindaco. Noi siamo di tutt’altro parere e riteniamo - conclude - quello delle primarie l'unico strumento utile e aggregante per confermarci alla guida della Città, perché, come credo tu sappia, a me e a noi piace vincere».
"CON CHI TI SEI CONFRONTATO?". Infine l'affondo che sancisce la definitva rottura col capo del partito di Berlusconi. «Su tutte queste argomentazioni - incalza Febbo - con chi ti sei confrontato? Come fai a sedere ad un Tavolo, peraltro Regionale, non conoscendo nulla delle problematiche politiche ed amministrative della mia Città. Da te mi sarei aspettato piuttosto la convocazione del Consiglio di Forza Italia (art. 29 dello Statuto, vedi che lo conosco ?!?!?!?) per esaminare quanto accaduto all'Anci o i risultati delle elezioni Provinciali, magari cercando di analizzare la sconfitta inaspettata della Provincia di Teramo. No, nulla di tutto questo, ma in perfetto stile “carbonaro” partecipi ad una riunione per parlare di cosa? Ti sei delegittimato da solo (sic!!!), neanche il Sindaco ha partecipato all'incontro, anzi mentre perdevi tempo, fissava uno con il sottoscritto e con l'Onorevole Fabrizio Di Stefano per poi allargarlo a tutta la coalizione. Cosa dire di più? E non mi dire che hai parlato con Dudù».
Marco Le Boeuf