“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Centrale Snam, la battaglia continua: si ricorre al Consiglio di Stato
Dalle sentenze respinte dal Tar del Lazio si vuole ricreare un punto di partenza con l'obiettivo di ricostruire una rete di attori e proseguire il percorso contro il progetto
CENTRALE SNAM, SULMONA NON DEMORDE. Parola d'ordine: no alla rassegnazione. Sulmona e la Valle Peligna vogliono continuare la loro battaglia contro il metanodotto e così, nel corso di due giorni di incontri che si sono tenuti nell'aula consiliare di palazzo San Francesco, è stato fatto il punto della situazione per capire come far ripartire la lotta del fronte No Snam.
IL RICORSO IN APPELLO. Dalle sentenze respinte dal Tar del Lazio si vuole ricreare un punto di partenza con l'obiettivo di ricostruire una rete di attori e proseguire il percorso contro il progetto. Il sindaco Annamaria Casini ha annunciato che entro un mese sara' presentato il ricorso in Appello da parte del Comune di Sulmona, in quanto esistono i termini per proseguire sul piano legale la battaglia contro il provvedimento del Consiglio dei Ministri, che autorizza la realizzazione della Centrale di compressione della Snam a Sulmona.
IL DOCUMENTO PER COSTA E DI MAIO. L'avvocato Alfonso Celotto ha analizzato la sentenza del ricorso respinto dal Tar, presentato dal Comune di Sulmona insieme ai Comuni del territorio, spiegando le prospettive future, come anche il ricorso della Regione rigettato dal Tar. Il giorno dopo, al termine dei lavori del convegno scientifico “Centrale e Metanodotto Snam, una battaglia da vincere”, è stato approvato all’unanimità un documento indirizzato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
UN "PROGETTO ASSOLUTAMENTE INUTILE". L’assemblea dei cittadini riunita a Sulmona parla di «un progetto assolutamente inutile poiché l’Italia non necessita di ulteriori approvvigionamenti di gas in quanto i consumi interni sono notevolmente inferiori alla capacità di importazione già esistente. Tale progetto si configura come un inammissibile spreco di denaro pubblico che verrebbe a gravare sui cittadini. La Snam, che ambisce a diventare l’Hub del Gas del sud Europa, ne ricaverebbe lauti profitti mentre tutti i costi e i rischi verrebbero scaricati sulle popolazioni dei territori attraversati dal mega gasdotto».
Pertanto l’assemblea chiede:
• che non vengano autorizzati i tratti appenninici della «Rete Adriatica»;
• che non venga rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) per l’esercizio della centrale di compressione prevista a Sulmona;
• che venga effettuata una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (Via) sui tratti appenninici del mega gasdotto e della centrale, essendo inconcepibile una VIA senza scadenza, cioè «eterna»;
• che, sull’ intera opera, venga effettuata la Valutazione Ambientale Strategica (Vas)
Gli Indipendenti