“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Centomila abruzzesi a rischio disoccupazione a causa dell’Intelligenza Artificiale
Un preoccupante studio di Confartigianato colloca l’Abruzzo in cima alla classifica delle regioni italiane maggiormente in pericolo sul fronte occupazionale
Nell’impatto con l’Intelligenza Artificiale le professioni a rischio per alta esposizione da uno Studio della Confartigianato ammonterebbero a 8.366.000 occupati, pari al 36,2% del totale, una quota inferiore di 3,2 punti percentuali rispetto alla media europea, in pratica 1 lavoratore su tre. L’Abruzzo è al primo posto della classifica, per l’occupazione a rischio: sono infatti 100.574 gli addetti con alta esposizione nell’impatto con l’intelligenza artificiale pari al 31,1% del totale di 323.000 addetti sul territorio abruzzese. In provincia di Chieti sono i posti di lavoro più a rischio, quarta in Italia, con 36.048 lavoratori in pericolo con il 35,5% degli occupati sull’intera provincia. Subito dopo c’è quella di Teramo con il 33,7%, che si colloca al settimo posto della classifica nazionale. Un po’ meglio sono i dati della provincia di Pescara al 47esimo posto, con 23.296 addetti in pericolo pari al 26,9%. L’Aquila, in 66esima posizione, è la provincia che se la passa meno peggio con il 25,8% e 14.533 addetti. Secondo lo studio del Confartigianato, in Abruzzo ha effettuato investimenti nell’intelligenza artificiale il 6,1% delle imprese e il 5,2% delle piccole imprese. Prevede di investire nell’intelligenza artificiale il 14,9% delle imprese e il 13,7% delle piccole imprese, dato superiore alla media nazionale.