“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cda Aca. Mascia non approva
Il sindaco contrario alle nomina del presidente Ezio Di Cristoforo impugna la delibera al tar
CDA ACA. MASCIA NON APPROVA. «E’ stato formalmente depositato presso il Tribunale de L’Aquila l’atto di impugnazione della delibera di rinnovo del Consiglio d’Amministrazione dell’Aca e, in particolare, del suo Presidente, Ezio Di Cristoforo, ritenendo illegittima la procedura seguita lo scorso 3 agosto in sede di Assemblea dei soci. Il Cda era infatti ormai decaduto e bisognava applicare le nuove norme della Spending Review. Nel fascicolo, affidato all’avvocato Giovanni Di Bartolomeo, abbiamo anche chiesto l’immediata sospensione degli effetti di quella delibera, che di fatto oggi lascia in piedi il vecchio Cda prefigurando anche un danno economico per i Soci». Lo ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia rendendo noto il deposito dell’atto entro i termini di scadenza, fissati per oggi.
L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE. Lo scorso 3 agosto l’amministrazione comunale di Pescara non ha partecipato all’elezione del Presidente dell’Aca ritenendo illegittima la procedura adottata, con l’anticipazione del voto rispetto a quello del bilancio consuntivo. «Un éscamotage impiegato per evitare proprio la decadenza dello stesso Presidente, ormai giunto al terzo esercizio finanziario», ha detto il sindaco di Pescara. «E dopo aver verbalizzato la posizione del Comune di Pescara - ha detto Mascia -, abbiamo lasciato l’Assemblea, con i rappresentanti dei Comuni di Montesilvano, Cepagatti e Scafa, riservandoci sin dal primo momento di impugnare gli atti non appena sarebbero stati resi disponibili». Lo scorso 29 ottobre l’avvocato Di Giovanni ha inviato al Tribunale de L’Aquila, competente sulle controversie societarie, l’atto formale.
Redazione Independent