“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cavallo di ritorno
Succede a Spoltore. Costantini annuncia scioglimento Idv, Di Lorito coglie al volo l'assist e torna a casa Pd
SUCCEDE A SPOLTORE. IL SINDACO CAMBIA "LA MAGLIA". Alzi la mano chi non conosce la canzone che si canta allo Adriatico e che fa così: "Tutti a destraaa! Eeeeeeh, eh! Tutti a siniiistraaa! Oooooh, oh!"? Insomma, vi starete domandando cosa c'entri lo stadio con le vicende della civis del piccolo Comune di Spoltore, quasi 20mila anime a nord-ovest di Pescara? La risposta è semplice. Il Sindaco Luciano Di Lorito, tramite una nota dell'ufficio stampa, ha ufficializzato l'addio all'Italia dei Valori, partito col quale era stato eletto prima come consigliere provinciale e poi come sindaco 10 mesi fa, per aderire al Partito Democratico. Si tratta di un ritorno al passato, un amore mai celato, che non lascia dubbi sulla sagacia ed il "fiuto politico" dell'impiegato della Cna Abruzzo. Tradotto in linguaggio meno politically correct significa che Di Lorito è sempre andato dove "soffia il vento". E nulla importa se non ha lasciato passare nemmeno 24h dalle dichiarazioni dell'ex mentore del partito, l'Obi-Wan Kenobi dell'Italia dei Valori, Carlo Costantini, sulla fine del partito fondato dall'ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro.
LE MOTIVAZIONI E L'APERTURA A RENZI. Ecco le motivazioni alla base della sua scelta spiegate con le sue parole. «Da un’attenta riflessione scaturita dopo aver analizzato i risultati delle ultime elezioni politiche, ho maturato l’idea di entrare a far parte del Partito Democratico. Difficile negare l’ascesa del Movimento Cinque Stelle che ha di fatto annientato i piccoli gruppi politici. L’esito di questa tornata elettorale ha stravolto gli scenari della politica nazionale e locale. Terminata l’esperienza dell’Italia dei Valori, credo che per fronteggiare l’incertezza del presente e del futuro sia necessario puntare su un grande partito, appartenente a un’area di centrosinistra, che si possa ricollegare alle forze democratiche dell’Europa. Il mio ingresso nel Pd è favorito dal dibattito sui temi della ripresa economica e della rinascita del Paese, sul valore del lavoro e della dignità dei lavoratori, contro ogni forma di populismo. Guardo con molta attenzione al percorso, all’interno del Partito Democratico, del sindaco di Firenze Matteo Renzi». E, poi ancora: «Con la mia scelta non metto assolutamente in discussione il passato e le decisioni prese finora, ma voglio prepararmi ad affrontare il futuro. Devo molto al partito dell’Italia dei Valori con cui ho raggiunto traguardi politici e personali importanti e alle persone (dirigenti e militanti) con le quali ho condiviso esperienze significative. Ho informato la maggioranza che mi sostiene e i segretari, locale e provinciale del Pd della mia adesione. Anche i consiglieri comunali dell’Italia dei Valori hanno scelto di seguire la mia stessa strada». Ci manca solo l'inchino ed il fiocchetto rosa sulla confezione (Prodotto Riciclato).
Marco Beef