“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cataratta. Chieti col robot
Chirurgia all'avanguardia. Presentata l'esclusiva della Clinica Oftamologica del prof. Mastropasqua
CATARATTA: CHIRURGIA ALL'AVANGUARDIA - La Clinica Oftalmologica dell’ospedale di Chieti unica struttura pubblica in Italia a operare la cataratta col robot laser. E’ questa la novità assoluta presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso il “SS.Annunziata”, alla quale hanno preso parte il Direttore del Centro di eccellenza, Leonardo Mastropasqua, il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, il Rettore dell’Università “D’Annunzio” di Chieti, Franco Cuccurullo, il Preside della Facoltà di Medicina, Carmine Di Ilio, e la Presidente della Commissione regionale Sanità, Nicoletta Verì.
MASTROPASQUA: UNA RIVOLUZIONE - «E’ una vera rivoluzione nella chirurgia della cataratta – ha sottolineato Mastropasqua – che rappresenta l'intervento chirurgico in assoluto più eseguito in Italia, con 500.000 casi ogni anno. L'utilizzo del laser a femtosecondi consente di eseguire i principali passaggi dell'intervento senza aprire il bulbo oculare, in maniera più efficiente, precisa e ripetibile rispetto alla mano umana. Questo nuovo laser velocissimo, gestito da un robot computerizzato, può essere messo a fuoco a diverse profondità nell'occhio per tagliare i tessuti nel punto desiderato. E' possibile effettuare così incisioni corneali estremamente precise con riduzione dell'astigmatismo post operatorio. Inoltre il taglio della capsula del cristallino e della sua parte più interna vengono eseguiti in maniera automatizzata, migliorando la precisione e la sicurezza della procedura, che si traduce in un miglioramento della qualità della visione del paziente, in particolare quando si impiantano le nuove lenti intraoculari toriche e multifocali in grado di eliminare anche l'astigmatismo e la presbiopia per consentire una nitida visione per vicino e per lontano». Tale tecnica, però, non soppianterà quella tradizionale, perché allo stato attuale vi sono occhi che possono più beneficiare di quest’ultima mentre per altri è preferibile operare con quella in uso finora: sarà un’attenta e competente valutazione oculistica a indirizzare il paziente verso una corretta procedura.
Redazione Independent