“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Caso Melania Rea: non fece sparire i soldi in banca, Parolisi prosciolto
Il gip di Napoli ha definitivamente archiviato, rigettando l'opposizione, l'ipotesi di reato legato alla sparizione del tesoretto personale
PAROLISI E' STATO PROSCIOLTO. Dopo l'assoluzione dinanzi al tribunale militare che a settembre aveva assolto Salvatore Parolisi - perche' il fatto non sussiste - dall'accusa di violata consegna aggravata e continuata perche' non avrebbe rispettato gli ordini, invitando nel suo ufficio e offrendo da bere alle soldatesse che addestrava nella caserma Clementi di Ascoli, il gip di Napoli ha definitivamente archiviato, rigettando l'opposizione, l'ipotesi di reato legato alla sparizione del tesoretto personale.
La stessa Procura, va ricordato, aveva ritenuto infondata l'ipotesi che il caporalmaggiore avesse, in modo fraudolento, fatto sparire i propri depositi commettendo cosi' il "reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice".
Parolisi non ha distratto soldi dal suo conto corrente per sottrarsi agli obblighi risarcitori stabiliti a suo carico dalla sentenza del gup di Teramo, Marina Tommolini (che aveva condannato Parolisi all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea, ergastolo poi trasformato in appello a 30 anni) ma al contrario, ha utilizzato i suoi risparmi in modo legittimo, corretto e trasparente, senza quindi, compiere alcun reato.
SODDISFATTI I LEGALI DI SALVATORE. I difensori di Parolisi, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato commentano: "Siamo soddisfatti perche' il gip ha accolto integralmente le nostre argomentazioni difensive e con il suo provvedimento ha ristabilito una verita' che, per molto tempo, in modo assolutamente ingiusto, e' stata messa in discussione".
Gli Indipendenti