“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Caso Dedalus, Pettinari chiede lumi sul mistero informatico
Depositata in Consiglio Regionale un'interpellanza circa la piattaforma informatica Medici di Medicina Generale. Fu lo stesso governatore a denunciare la vicenda
REGIONE, IL "CASO" DEDALUS NEL MIRINO DEI CINQUESTELLE. Tiene banco in Abruzzo la vicenda della piattaforma informatica Medici di Medicina Generale (MMG) detta "Dedalus" che lo stesso Presidente Luciano D'Alfonso definì, non molto tempo fa, "un fantasma che si aggirerebbe nella regione abruzzo ". Il consigliere regionale Domenico Pettinari, sempre attivissimo nel denunciare gli sprechi nella sanità pubblica, ha ufficializzato un'interpellanza per vederci chiaro su quanto dichiarato nel Consiglio Regionale del 28 ottobre 2014, durante il quale il D’Alfonso parlò, appunto, di una non meglio precisata piattaforma informatica che sarebbe stata collaudata da uffici regionali e sembrerebbe ad oggi inesistente.
"Alcuni organi di stampa -specifica Pettinari - nei giorni successivi l’intervento del Presidente riportavano notizie su un appalto gestito dall’agenzia regionale ARIT relativo ad una piattaforma informatica per Medici di Medicina Generale che avrebbe dovuto consentire di mettere in rete tutto il servizio sanitario regionale con i medici di medicina generale agevolando notevolmente la prenotazione e la fruizione dei servizi sanitari da parte dell’utenza. E se queste affermazioni dovessero essere confermate - specifica - potrebbero contenere notizie penalmente e contabilmente rilevanti degne di approfondimento"
Nell'interpellanza al Presidente della Giunta Regionale si chiede: 1) Chi è “Dedalus” e quali rapporti diretti e/o indiretti ha avuto con la Regione Abruzzo; 2) quale è , ad oggi, la percentuale di esecuzione del progetto relativo al bando ARIT: “Medici di Medicina Generale”; 3) Quando è stato effettuato il collaudato relativo al progetto (Medici Medicina Generale) e quali sono i nominativi dei componenti la commissione di collaudo; 4) Quali sono le differenze tra l’offerta tecnica che ha vinto la gara (ARIT) , il P.E.D. (Piano Esecutivo Definitivo e il verbale di collaudo; 5) se esiste o non esiste, nella Regione Abruzzo, la piattaforma informatica di cui all’oggetto; 6) se ha esposto formalmente i fatti di cui e a conoscenza all’Autorità Giudiziaria; 7) se ritiene necessario approfondire la vicenda anche con l’istituzione di una commissione d’inchiesta.
Adesso la parola spetta a "Big" Luciano che indagherà certamente sul caso e svelerà agli abruzzesi il mistero della piattaforma "fantasma".
Redazione Independent