“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Case all'asta. Truffa da 7 Mln
Noto avvocato di Lanciano raggira mezza città con la promessa dell'allodola. Indagato per riciclaggio il nipote
AVVOCATO TRUFFA I CLIENTI - La Guardia di Finanza di Lanciano ha scoperto un'incredibile truffa, messa in piedi da un noto avvocato di Lanciano, ai danni di numerosi clienti. Numerose persone, tutte di Lanciano, sarebbero state raggirate ed avrebbero perduto tutti i risparmi di una vita in operazioni speculative. L'umo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lanciano per i reati di abusiva attività di raccolta del risparmio, truffa aggravata e continuata ed appropriazione indebita aggravata. Il nipote del legale, un giovane di Lanciano, è invece stato denunciato con l'accusa di riciclaggio per aver fatto sparire quasi 4 milioni di euro
METODOLOGIA E TRUCCO - Il legale prometteva agli ingenui risparmiatori di acquistare immobili in aste giudiziali e di guadagnare attraverso la successiva vendita: addirittura garantendo utili che poteva andare dal 5% al 20%. Per ingannare i clienti della bontà delle sue operazioni consegnava degli assegni bancari a garanzia delle somme raccolte dagli investitori. Naturalmente i titoli, poi, si sono rivelati scoperti ed è partita l'indagine. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno accertato che, in realtà, l’indagato non ha mai partecipato alle aste giudiziali prospettate e, tanto meno, ha effettuato operazioni speculative. Cioè: prendeva i soldi e basta
TRUFFA DA 7 MILIONI - Il totale accertato delle somme illecitamente raccolte tra il 2006 e il 2007 per finanziare le predette operazioni ammonta a circa 7 milioni di euro. Per gestire le operazioni l’avvocato ha utilizzato un gran numero di conti bancari, alcuni dei quali intestati al nipote, presso i quali è stata fatta transitare le somme raccolte ed ha effettuato molteplici operazioni extraconto per cambiare gli assegni bancari e/o circolari ricevuti.
IL NIPOTE ACCUSATO DI RICICLAGGIO - Il nipote, che non è coinvolto direttamente nelle operazioni finanziarie, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lanciano per il reato di riciclaggio per aver occultato e disperso, con l’utilizzo dei propri conti bancari, il denaro provento dell’attività illecita commessa dall’indagato per l’importo di quasi 4 milioni di euro.
Redazione Independent