“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Casalincontrada. Sì al Centro Recupero Rifiuti
Approvato progetto impianto stoccaggio e trattamento rifiuti urbani e speciali non pericolosi. La parola ora alla Regione
DIFFERENZIATA. CASALINCONTRADA VUOLE IL CENTRO DI RECUPERO. Il sindaco di Casalincontrada Concetta Di Luzio annuncia che sarà pubblicata oggi la delibera di giunta che lo scorso 14 maggio ha approvato le modifiche al progetto iniziale del “Centro di recupero e valorizzazione di materiali provenienti da servizi di raccolta differenziata” presentato dalla società Edilizia Colonnetta sull'area destinata ad attività artigianale/industriale in località Fosso Taverna di Casalincontrada. L’impianto, che si occuperà dello stoccaggio provvisorio, trattamento e recupero di rifiuti urbani e speciali non pericolosi – ossia imballaggi in carta, cartone, ferro, alluminio, plastica, legno – nei mesi scorsi ha suscitato numerose proteste da parte dei cittadini ed è stato assoggettato alla procedura di Valutazione di impatto ambientale da parte della regione Abruzzo.
LA BOCCIATURA DEL PRIMO PROGETTO. Di fronte a questa situazione, nei mesi scorsi il sindaco ha invitato la società proponente a rivedere il progetto secondo standard più compatibili con la realtà del territorio nell’ottica di ridurne l’impatto e, di conseguenza, ogni possibile rischio per i cittadini. Dopo un’attenta valutazione del nuovo progetto presentato da Edilizia Colonnetta, la giunta comunale ha approvato una delibera nella quale si evidenziano diverse e importanti modifiche: la riduzione della superficie da 19 mila metri quadrati a 12 mila e l’eliminazione definitiva di alcuni codici di rifiuti che l’impianto avrebbe potuto trattare e sulla cui potenziale pericolosità erano stati sollevati numerosi dubbi. «In questi mesi», spiega Concetta Di Luzio, «abbiamo ascoltato le istanze dei cittadini e abbiamo fatto diverse riunioni e incontri anche con il comitato che si è opposto al progetto al fine di approfondire e verificare se fosse opportuno procedere a un ridimensionamento della struttura con l'obiettivo di avere una struttura meno impattante. Anche se l'impianto per come era stato concepito all’inizio non aveva mostrato connotati di pericolosità e non avrebbe prodotto nessun tipo di inquinamento, abbiamo voluto annullare ogni possibile rischio sia in termini di superficie del capannone sia in relazione ai materiali trattati e alla tipologia di lavorazione che sarà esclusivamente meccanica. È un investimento nel quale continuiamo a credere e che porterà nuova occupazione in un momento in cui c'è una necessità impellente nel nostro territorio». Il nuovo progetto ora sarà nuovamente riproposto alla valutazione della Regione Abruzzo.
Redazione Independent