“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Casa fa arrabbiare il prof.
La protesta contro le decisioni del Governo Monti: no all'aumento dell'orario di lavoro a costo zero
LA PROTESTA DEI PROFESSORI. Negli ultimi tempi la protesta degli studenti contro i tagli all'Istruzione decisi dal Governo Monti si è allargata anche al personale docente e quello amministrativo in servizio nelle scuole pubbliche. Ma cosa vogliono i professori? Andiamo ad analizzare le loro richieste e perchè sono crontrari a quello che prevede il Ddl Aprea sottoposto all'attenzione del Ministro dell'Istruzione Profumo.
AUMENTO DELL'ORARIO. Per gli insegnati è incostituzionale incrementare (a costo zero) l’orario di lavoro di un dipendente senza una corrispondente modifica contrattuale. Una delle novità più criticate che il Governo vorrebbe introdurre per migliorare l'efficienza della formazione e dell'istruzione in Italia.
LE RETRIBUZIONI. I professori si lamentano, poi, del livello retributivo dei docenti italiani che è fermo dal 1997, ed è bloccato fino al 2017 (senza alcuna garanzia che successivamente si sblocchi). Alla mancanza di incrementi, si è aggiunta la serie di interventi riduttivi: oltre 20 negli ultimi sei anni, con una perdita del potere d’acquisto calcolata intorno al 25%.
IL PARAGONE CON L'EUROPA. Inoltre il livello retributivo dei docenti italiani è inferiore a quello medio europeo. Con una differenza che rispetto ad alcuni paesi può essere fino all’80%. Un docente europeo, inoltre, arriva alla retribuzione massima dopo 24 anni di carriera; un docente italiano dopo 35.
LE CONDIZIONI DI LAVORO. L’orario di lezione in aula dei docenti italiani è superiore a quello europeo: i docenti europei trascorrono, in media, più ore a scuola, perché le loro scuole sono attrezzate in modo da consentire lo svolgimento del lavoro non frontale. I docenti italiani utilizzano prevalentemente i propri mezzi perché le scuole non sono in condizione di fornire spazi e strumenti adeguati.
L'ANNO SCOLASTICO. I giorni di lezione, in Europa, sono gli stessi dappertutto: sono solo distribuiti diversamente durante l’anno. Le ferie degli insegnanti sono identiche a quelle di qualsiasi dipendente dello Stato.
Marco Beef