“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Carlo Masci e l’imprevista ‘questione montesilvanese’
Il braccio di ferro nel centrodestra e’ esploso nella “terza città d’Abruzzo” che andrà al voto con due candidati sindaci. Ora il Carroccio e’ la spina nel fianco
La ‘questione montesilvanese’ potrebbe avere grosse ripercussioni anche sull’imminente appuntamento elettorale per scegliere l’ultimo sindaco della città di Pescara. Ed a farne le spese, causa fuoco amico ma incrociato, potrebbe essere proprio il sindaco uscente Carlo Masci che non ha mai convinto tutto il centrodestra e che, adesso, potrebbe anche trovarsi il ‘nemico’ in casa (che non sarebbe neppure tutta questa novità per chi è abituato alla politica). Ma la Lega Abruzzo ha chiesto un passo indietro nella “terza città” d’Abruzzo, proprio al partito di Masci (Forza Italia) ed anche al partito del presidente Marco Marsilio, per fare spazio al candidato Anthony Aliano a scapito del vincitore delle ultime amministrative montesilvanesi nonché delle elezioni in Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis. Tutto questo, a meno di 40 giorni dal voto dell’8 e 9 giugno ha comprensibilmente scatenato i “big” della politica nostrana che si sono lanciati in dichiarazioni più simili alla guerra per la sopravvivenza che ad una strategia programmatica. Ora seguiremo ciò che accadrà nel capoluogo Adriatico e che dovrebbe definirsi, per la prima fase, con la presentazione ufficiale delle liste previste per l’8 maggio come da legge elettorale. Dopodiché toccherà al responso delle urne indicate la strada per nuove alleanze rinate oppure per avviare processi a mezzo stampa su chi ha sbagliato e chi no. Come dicevano i saggi un po’ retorici latini: “Cui prodest?” Rispondiamo noi: sicuramente non a Carlo Masci.