Cari (sub)lettori, che ne pensate della libertà di stampa?

L'Italia, come è noto, è precipitata al 73.mo posto nel mondo (Reportes sens Frontieres). Eppure la politica (destra, sinistra e movimenti) è contrarissima a sbavagliare la stampa

Cari (sub)lettori, che ne pensate della libertà di stampa?

Carissimi (sub)Lettori,

Vi scriviamo per aggiornarVi su un argomento che ci tocca direttamente e che dovrebbe - il condizionale in questo caso è d'obbligo e non certamente per Voi - riguardare ciascuno di noi.

Parliamo del tema fondamentale, costituzionalmente garantito, della libera espressione e circolazione del pensiero e delle idee (Art. 21 Costituzione), principi che valgono sempre e non solo quando fanno comodo, come a qualcuno (destre, sinistre e MoVimenti vari) auspicherebbe.

Troppo facile "fiaccolare" in difesa della libertà di stampa che sono tutti #JeSuisCharlie e citazioni illuministiche alla Voltaire oppure giudicare quando non tocca a te, caro politico o "cittadino prestato alla politica" (come si dice tra i buoni o tra gli onesti, a prescindere) - ieri Reporter sens Frontière ha certificato l'abisso in cui l'Italia è precipitata: siamo al 73esimo posto nel mondo su 170 paesi, tra la Moldavia e il Nicaragua - mentre le "intimidazioni da criminalità e politica" sono all'ordine del giorno.

Non stiamo qui a tediarvi sui vari provvedimenti del Governo Renzi per bloccare e imbavagliare ancora di più la stampa libera ovvero dei quotidiani episodi di censura, tentativi di abboccamenti, di influenzare, cambiare, condizionare l'informazione. Ovviamente, ribadite Voi che lo sapete, la stampa libera fa comodo a nessuno e la Legge è schierata col Potere: tutto troppo facile, insomma. Ma consentiteci di sottolineare che il DDL diffamazione, recentemente approvato al Senato della Repubblica con emendamenti del MoVimento 5 Stelle e che ha trovato praticamente tutti d'accordo, un unicum della politica, è un vero DISASTRO: da un lato si toglie il carcere - ebbene esiste ancora, come in Cina e Russia - per il reato di opinione;. dall'altro vengono introdotte sanzioni salatissime, anche per i piccoli editori online, allo scopo di detonare e intimidire la stampa libera e le penne più coraggiose. 

Questo è, se vi pare (ma anche altro).

Voi, cari indipendenti che ci leggete, sapete benissimo - scripta manent - che noi di Abruzzo Independent  non SOSTENIAMO nè BOCCIAMO nessuno, di qualunque partito e MoVimento, a prescindere o per convenienza.

Facciamo solo il nostro dovere per il mestiere che è un missione, quasi una vocazione viste le condizioni di schiavitù nella quale i "Poteri Forti", le lobbies ed i vari "Cerchi Magici" vorrebbero rendere, e in larga parte hanno reso, il giornalismo italiano.

Noi, carissimo Lettore, abbiamo un solo Padrone: e quello sei Tu! Oltre la nostra Coscienza (e i nostri limiti) dalla quale, mai e poi mai, potremo separarci.

Per questo abbiamo deciso di chiamare il nostro giornale Abruzzo Independent il Quotidiano Sei Tu, perchè siamo INDIPENDENTI per davvero, e questo #Sapevatelo #Ripassatevelo è e resterà il nostro manifesto.

La Subredazione

DISCLAIMER

Mi rivolgo a Te (Voi), che pensi (ate) di "intimidirci" col mezzuccio da parrocchia: «Non immagi (nate) nemmeno su che strada TI (Vi) stai (ate) avventurando».

(ancora) La Subredazione