“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cara presidente ti scrivo
Lettera a Carla Di Biase per il Parco Nazionale sulla Costa Teatina. D'Amico (Pd) «A che punto siamo?»
CARA PRESIDENTE TI SCRIVO. “"Gentilissima Presidente, il prossimo 31 dicembre scadrà la moratoria concessa dal parlamento per assumere una decisione conclusiva sul Parco Nazionale della Costa Teatina"”. Inizia così una lettera indirizzata da Camillo D’'Amico, capogruppo PD alla Provincia di Chieti, a Carla Di Biase, presidente della commissione consiliare “Ambiente e Urbanistica”. "Il parco", ricorda D'’Amico, “fu istituito con legge del 2001 ma solo nel 2011, nell'’ambito della discussione del decreto “milleproroghe” su iniziativa del Senatore Giovanni Legnini, fu prevista un accelerazione per definirne i confini ed avviare la costituzione potendo godere anche di somme finanziarie stanziate allo scopo ma mai effettivamente utilizzate. Il resto è cronaca politica che ricorderà certamente perché c’è stato un dibattito acceso dove hanno avuto eco e notorietà gli opposti estremi dei favorevoli e contrari senza mai poter avere una sana ed approfondita discussione di merito e comprendere quali benefici e/o negatività l’istituendo parco potrebbe portare nel nostro territorio, non è stato reso possibile alla provincia coordinare il tavolo istituzionale, come sarebbe stato opportuno, perché è andato in capo alla regione questo ruolo che ne ha affidato il compito non ad un soggetto “terzo” ma ad un componente notoriamente contrario a prescindere”.
LA RICHIESTA: CONVOCARE LA COMMISSIONE CONSILIARE. D'Amico sottolinea che "non c’è stata una asettica campagna di ascolto tra tutti i soggetti interessati e portatori d’interesse ma una “partigiana” che ha solo confuso moltissimo la contezza dell’intera vicenda ai cittadini. Lei certamente saprà che, oltre i Comuni della zona litorale, altri, siti nell’immediato entroterra come Cupello, hanno deliberato l’adesione; da notizie a me note anche altri, della vicina regione Molise, vorrebbero fare altrettanto. L’istituendo parco farebbe da sintesi al progetto di valorizzazione della costa Teatina che contempla, al proprio interno, anche la costruzione della pista ciclopedonabile di cui già esiste un progetto preliminare complessivo, in parte già realizzata tra Vasto e San Salvo e verso la quale sarebbero già stanziate somme importanti e consistenti derivanti dai FAS utilizzabili sia per l’acquisto dell’ex tracciato ferroviario che per realizzare altri lotti”. D’Amico, dunque, chiede a Di Biase “la solerte convocazione della commissione consiliare che presiede alla presenza del presidente della provincia e dell’assessore all’Urbanistica allo scopo di capire e comprendere cosa sta accadendo in concreto al riguardo e rompere il preoccupante muro di silenzio ed omertà che è sceso sull’intera vicenda".
Redazione Independent