“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Capodramma a Teramo: volano gli stracci tra Marina Rei e l'assessore Lucantoni
La cantante accusa l'amministrazione comunale, che da par suo risponde respingendo le critiche al mittente e minacciando azioni legali
SE MARINA SI ARRABBIA. Qualcosa ci dice che Marina Rei, almeno fino a quando Teramo continuerà a essere governata dalla giunta Brucchi, non tornerà a esibirsi in città. Sicuramente non lo farà in piazza. Perché diciamo questo? Semplice: perché la cantante romana non si è lasciata bene con l’attuale amministrazione comunale, e dopo le polemiche seguite alla sua esibizione flop durante la notte di Capodanno (in piazza, appunto), ora la Rei è ai ferri corti in particolare con l’assessore alla cultura Lucantoni.
IL CACHET E LA POLITICA. Tutta colpa delle cifre relative al suo cachet, che secondo l’interprete di “Dentro me” non sarebbero corrette, ma anche del fatto che Marina si è ritrovata, suo malgrado, vittima di un fuoco incrociato che sa di politica lontano un miglio. Oggi, dopo il suo sfogo su Facebook, è arrivata la risposta del Comune di Teramo, che pubblichiamo qui di seguito.
LA NOTA DEL COMUNE DI TERAMO. “Per il concerto che l’artista Marina Rei ha tenuto nella notte di Capodanno, il Comune di Teramo corrisponde alla società organizzatrice, A.& W. Srl, la somma complessiva di 37.800 euro, all’interno della quale sono compresi i 16.000 euro richiesti dal procuratore della cantante. È chiaro che quest’ultima somma comprenda sia la quota di pertinenza del procuratore che quella diretta all’artista ed è altrettanto chiaro che al Comune non è dato sapere a quanto le due rispettive entità corrispondano. Si ribadisce che per le casse comunali la manifestazione non ha avuto alcun costo, visto che l’intera spesa è stata coperta da contributi di sponsor. Dalla società organizzatrice, e dalla stessa artista, non sono pervenute nei giorni antecedenti il concerto richieste o suggerimenti ufficiali inerenti la proposta di effettuare lo spettacolo in un ambiente chiuso”.
Marina Rei, infatti, sosteneva di aver tentato di far spostare il concerto al chiuso, ma in realtà questa è rimasta una semplice idea di cui l’amministrazione teramana non è mai stata informata, visto che l’agente della cantante, dopo aver prospettato agli organizzatori tale ipotesi, si era reso conto che la stessa non fosse praticabile, e quindi la cosa era morta lì.
“Stigmatizziamo le inopportune dichiarazioni di natura politica nelle quali la stessa Marina Rei si è avventurata – conclude il Comune – Considerato il contesto, il ruolo della cantante, la provenienza della stessa e le condizioni in cui si è proposto lo spettacolo, appare perlomeno azzardata la conclusione, che pone l’artista in un ambito nel quale la stessa non è chiamata a interferire”.
CI VEDIAMO IN TRIBUNALE? C’è di più. Sembra che adesso l'amministrazione Brucchi, molto infastidita dalle critiche e dagli attacchi dell’artista, e ritenendoli evidentemente eccessivi, abbia deciso di adire alle vie legali contro Marina Rei. Altro che “respiriamo l’aria: è la primavera”. Qua fa freddo, ma davvero molto freddo.
Federico Di Sante