“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Caos rifiuti, Di Primio pronto a bloccare i camion da Roma: "Voglio chiarezza"
Il primo cittadino di Chieti è contrario al trattamento dei rifiuti capitolini presso l'impianto TBM di Casoni. Giovedì vertice a Roma per decidere il destino dell'immondizia capitolina
CAOS RIFIUTI: DI PRIMO PRONTO A BLOCCARE I CAMION DA ROMA. In una lunga nota facebook il primo cittadino di Chieti Umberto Di Primio prende posizione in merito al casus belli della settimana ovvero la questione dei rifiuti provenienti da Roma che potrebbero essere trattati presso gli impianti abruzzesi. "Non è ammissibile - scrive l'avvocato teatino - per colpa dell’inerzia di chi non ha saputo gestire il problema, che i rifiuti di Roma arrivino in Abruzzo, né è possibile far ricadere su altre realtà le inefficienze e le incapacità della regione Lazio. La Regione Abruzzo, dal canto suo, non può pensare, per vicinanza politica con quella laziale, di autorizzare l’arrivo indiscriminato di rifiuti". Di Primio è un fiume in piena: "se avessi dovuto autorizzare l’arrivo dei rifiuti nella discarica di proprietà del Comune di Chieti avrei già sbarrato l’ingresso della stessa, in modo da evitare qualsiasi altra forma di conferimento che non sia quella già prevista. Purtroppo non posso utilizzare lo stesso strumento per rifiuti che dovrebbero arrivare in Abruzzo per essere trattati in impianti privati di Chieti, Sulmona e Aielli. Tuttavia - precisa - è interessato il mio territorio e per questo, a tutela della salute dei miei cittadini e di quelli della Valpescara, vicinissimi all’impianto TMB di Casoni, prima di accogliere nuovi rifiuti pretendo di avere chiarezza su: l’impatto ambientale generato da un eventuale arrivo di mezzi, quantità e qualità dei rifiuti, la durata del conferimento e il numero di camion che arriveranno sulla mia città in ottemperanza alle prescrizioni VIA". Una richiesta legittima che sposa anche la linea adottata dal Governatore Luciano D'Alfonso nella lettera inviata alla Regione Lazio, Ama ed al sindaco della Capitale Virginia Raggi. Infine l'affondo: "Qualora non dovessi ottenere risposte esaurienti su quanto richiesto, pur di tutelare la salute dei miei cittadini, sono pronto ad emettere una ordinanza che vieti il passaggio dei camion sul tratto di strada che conduce al TMB. È impensabile, infatti, che la Regione Lazio e il Comune di Roma possano pretendere di scaricare indiscriminatamente in Abruzzo i rifiuti, a causa della incapacità di organizzare in questi anni impianti di stoccaggi. Sull’area Valpescara abbiamo già un serio problema di inquinamento dovuto alla sciatteria e all’attività delinquenziale del passato. Oggi non voglio che la mia città venga gravata ulteriormente, soprattutto in un’area sensibile, a causa di un incremento di mezzi pesanti". Giovedì, domani, è prevista una riunione nella quale si chiarirà il destino di questa intricatissima vicenda, quella dell'immondizia capitolina, che sta assumendo contorni sempre più politici.