Cannabis e tumore: la marijuana contro il cancro al seno

Gli studi condotti sulla cannabis sono incoraggianti come trattamento alternativo per contrastare le cellule tumorali. Ma servono ulteriori studi e conferme

Cannabis e tumore: la marijuana contro il cancro al seno

 

GLI STUDI SULLA CANNABIS CONTRO IL CANCRO: Un team di ricercatori del California Pacific Medical Center,  guidati dal dottor Sean McAllister, è impegnato da molti anni nella ricerca sull'efficacia dei cannabinoidi come possibile trattamento alternativo contro il cancro. Nel 2007, il primo risultato incoraggiante di questi studi fu pubblicato dalla rivista scientifica dedicata all'oncologia Molecular Cancer Therapeutics: il dottor McAllister allora scoprì per la prima volta le proprietà anticancro del CBD e la possibilità di sfruttare i principi attivi della cannabis per creare una terapia priva di effetti collaterali contro il tumore. Gli studi hanno dimostrato che i cannabinoidi, oltre a inibire la crescita e il proliferare delle cellule tumorali, sono anche in grado di indurre la morte delle stesse. 

CANNABINOIDI ANCHE CONTRO IL TUMORE AL SENO: Aggiornamenti importanti sull'argomento sono stati recentemente pubblicati dal British Journal of Pharmacology: l'équipe del dottor Mc Allister ha raggiunto un nuovo risultato, stabilendo ancora una volta l'efficacia del CBD specificatamente per la cura del cancro al seno, sia attraverso cannabinoidi naturali che sintetici. Creando in laboratorio un particolare cannabinoide sintetico, denominato O-1663, i ricercatori hanno osservato un’attività anti-metastatica pari a quella ottenuta con la somministrazione combinata di CBD e THC. Naturalmente sono necessari altri studi approfonditi per arrivare ad una terapia utilizzabile nei pazienti, anche se la validità antitumorale dei cannabinoidi è già stata accertata in modelli preclinici di cancro al seno. 

I DATI REGIONALI E I CENTRI SPECIALIZZATI SUL TUMORE AL SENO: L'impiego della cannabis in ambito medico potrebbe quindi rappresentare un'alternativa interessante per tutti i tumori del seno resistenti ai trattamenti convenzionali, anche per la nostra Regione. In Abruzzo non è ancora stato costituito un registro regionale che permetta di quantificare i casi di tumore al seno presenti sul territorio: tuttavia, è stato calcolato che più di 6000 donne abruzzesi convivono con la malattia. E' stato inoltre stimato che nel corso del 2014 il tumore al seno colpirà nella Regione oltre 1260 donne. Rispetto al passato, anche le più giovani riceveranno la diagnosi di cancro al seno, poiché l'età minima in cui la patologia si può manifestare è scesa a 27 anni.  Nel marzo scorso, in Valle Peligna, è sorto un nuovo centro di senologia per far fronte ai numerosi casi di tumore alla mammella che, per cause non ancora chiarite, in questa zona centrale dell'Abruzzo ha un'incidenza maggiore. Ma nel territorio sono molti i centri specializzati dedicati a questa patologia che rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne e che ogni anno registra più di un milione di nuovi casi nel mondo. A Ortona, per esempio, il centro di diagnostica senologica inaugurato nel 2012, è stato il primo in Abruzzo; a Chieti presso l'Ospedale Clinicizzato SS. Annunziata, è stato inoltre istituita la "Breast Unit", un team di specialisti ed esperti che hanno reso la struttura un importante centro di riferimento per la cura del tumore alla mammella.

Redazione Independent