“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cancellata la riserva naturale del Borsacchio di Roseto
Con un emendamento presentato di notte durante l’approvazione del Bilancio della Regione Abruzzo sono stati ridefiniti i confini dell’area dagli originari 1000 a soli 24 ettari
Con un colpo di mano della maggioranza di centro destra il Consiglio regionale, ha approvato un emendamento che stravolge la riserva del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi. I Consiglieri di Forza Italia Emiliano Di Matteo e Mauro Febbo, i Consiglieri Simona Cardinali e Federica Rompicapo della Lega e il Consigliere Umberto D’Annuntiis di Fratelli d’Italia, sono stati gli autori dello sconsiderato emendamento alla legge di bilancio che riduce al minimo la superficie della riserva di Roserto degli Abruzzi. Il provvedimento approvato dalla Regione riduce la Riserva regionale del Borsacchio dagli originari 1.000 a soli 24 ettari. Sono insorti contro la delibera non solo i partiti di opposizione al governo Marsilio, ma anche le associazioni ambientaliste e lo stesso Sindaco di Roseto Mario Nugnes. Il primo cittadino della cittadina adriatica ha manifestato incredulità e sconcerto per la decisione del Consiglio regionale, lamentando anche che l’Amministrazione comunale ed il territorio non siano stati assolutamente coinvolti. E’ stato “un giorno triste per Roseto e per l’Abruzzo, poiché la Regione ha perpetrato un atto scellerato”, ha commentato Mario Borgatti Presidente Guide del Borsacchio e guardia ambientale. Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese ha dichiarato “Taglio vergognoso, equivale a cancellazione riserva. Pronti a ogni tipo di mobilitazione". Per Sandro Mariani, capogruppo di Abruzzo in Comune “quello che è avvenuto stanotte è una vergogna e rispecchia il caos che si è vissuto nell'aula del Consiglio regionale". Per Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista "siamo di fronte ad una porcata". Non poteva mancare il commento del WWF teramano che così si esprime "Nel 2023 si dovrebbero istituire nuove aree protette e invece nell'Abruzzo di Marsilio vengono tagliate. La miopia amministrativa di questa maggioranza è senza limiti".