“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Caccia: Febbo, "Dopo la pronuncia del Tar Pepe valuti le dimissioni"
Il Presidente della Commissione di Vigilanza è scatenato: "Adesso l'assessore si prenda le sue responsabilità"
SE MAURO CHIEDE LE DIMISSIONI. Il consigliere regionale Mauro Febbo (Forza Italia) interviene, con una nota, dopo che il Tar ha annullato la delibera di Giunta che approvava il calendario venatorio del 2016-2017. Per i giudici amministrativi ai quali aveva fatto ricorso il Wwf, esistono condizioni gravi e urgenti tali da non consentire l'avvio della stagione di caccia almeno per le date previste in questo mese di settembre.
"In un colpo solo - scrive il presidente della Commissione di Vigilanza - siamo tornati indietro di anni e non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire. Adesso l'assessore Pepe si prenda le sue responsabilita' per aver privato i cacciatori di un mese di attivita' venatoria e valuti la possibilita' di rassegnare le dimissioni da una delega che ormai dimostra di non saper e poter gestire. Negli anni passati, la mia gestione aveva gia' affrontato le problematiche connesse a tempi e specie e collegate ai pareri Ispra. Nel merito, con congrui e puntuali aggiornamenti tecnici, avevamo superato tutte le eccezioni fino a determinare il ritiro delle impugnazioni tre anni orsono, garantendo a tutti i cacciatori di poter usufruire delle preaperture e del mese di settembre per esercitare la caccia senza problemi".
NON ASCOLTARONO GLI "SCIENZIATI". "Fummo accusati - prosegue Febbo - di essere fautori di invenzioni non giustificate dalle stesse persone che oggi, affabulando questa Giunta regionale e questo assessore, hanno rideterminato con i loro semiprofessionistici consigli, di nuovo, il blocco dell'esercizio della caccia. Noi ci eravamo ben guardati dall'ascoltare questi 'scienziati' - aggiunge il presidente della Commissione di Vigilanza - e avevamo posto le basi per stare tranquilli negli anni a venire ma cio' non e' servito a nulla. La stoltezza di alcuni ci sta riportando indietro di anni su tematiche gia' ampiamente risolte, cosi come la cecita' e superficialita' di questa Giunta e di questo assessore hanno fatto il resto".
NON E' COMPATIBILE. "Stilare una programmazione venatoria corretta - commenta infine Febbo - non e' compatibile con mediazioni tecnico-giuridiche da bar dello sport e questa sospensiva ne e' la dimostrazione in quanto, se ve ne fosse bisogno, giustifica ampiamente le scelte organizzative del mio assessorato laddove ci eravamo dotati di persone e consulenti capaci e preparati per far fronte a un'emergenza, rappresentata dalla farraginosita' normativa aggravata dalle impugnazioni delle associazioni animaliste, che andava avanti da troppo tempo".
Mauro Seituttinoi