“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Bye bye, Ryanair!
La compagnia irlandese low cost chiude la sua base all'Aeroporto d'Abruzzo. Da ottobre scatterà la riduzione del programma voli a due sole destinazioni
RYANAIR NON VOLA PIU'. Nell'estate 2009 i giornalisti dedicarono tutte le celebrazioni del caso al fatto che l'aeroporto d'Abruzzo fosse diventato una delle basi italiane di Ryanair. Sembrava, all'epoca, una legittimazione importante per lo scalo di San Giovanni Teatino, complice il fatto che la compagnia irlandese low cost da tempo era di casa dalle nostre parti con i suoi famosi voli per Londra e via dicendo. Poi però qualcosa, nell'ultimo anno e mezzo, è cambiato, e da più parti si è iniziato a intuire che Ryanair fosse intenzionata a ridimensionare la sua presenza nell'Aeroporto d'Abruzzo. Ora è ufficiale: la Saga ha reso noto che a breve scatterà la chiusura della base del vettore a Pescara con la contestuale riduzione del programma voli a due destinazioni a partire dal 27 ottobre 2016.
CHIUSA LA BASE IN ABRUZZO. In una nota, Ryanair sottolinea di aver "indicato una disponibilità a rivalutare le decisioni assunte in caso della prospettazione di forme compensative a tali incrementi resi disponibili entro le prossime settimane". I voli per Londra, Francoforte, Bergamo, Barcellona, Dusseldorf, Parigi e Charleroi saranno garantiti sino alla fine dell'estate 2016. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, si augura che "gli sviluppi di questa vicenda non danneggino lo sviluppo dell'aeroporto, di tutto l'indotto economico che gravita intorno allo scalo e il considerevole potenziale che questo rappresenta per la nostra città". Il dg della Regione, Cristina Gerardis, ha invece definito il "possibile disimpegno dall'aeroporto" di Ryanair come "parte di una strategia di livello nazionale della compagnia irlandese, che ha comunicato anche la chiusura della base di Alghero e la sospensione di tutti i voli da Crotone. Ci sono tutti i margini per 'rivalutare le decisioni assunte', come dichiarato dal vettore low cost, ma una cosa deve essere chiara: la Regione ha un disavanzo di 538 milioni da colmare e la Saga perde annualmente circa 6 milioni. Dunque è necessaria una svolta". Sarà...
EPPURE UNA VOLTA... La cosa che più colpisce è che nell'estate 2014, dunque meno di due anni fa, le cose erano ben diverse e si parlava di boom degli utili per Ryanair. La compagnia irlandese aveva chiuso il primo trimestre con un risultato nettamente migliore rispetto a quanto previsto, con un balzo del 152% rispetto all'anno precedente. Ryanair aveva realizzato nel primo trimestre fiscale, chiuso il 30 giugno 2014, un utile di 197 milioni di euro, contro i 157 milioni previsti dagli analisti. Alla luce di questi ottimi risultati, Ryanair aveva alzato le previsioni sul suo utile per l'intero anno fino a marzo 2015 tra i 620-650 milioni di euro, contro la precedente previsione di un range tra i 580 e i 620 milioni di euro. Che cosa è successo, da allora, per averci portato a questa situazione o, giusto per restare in tema, a questa "inversione di rotta"?
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