“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
BORRELLI LASCIA L’ATTUALE DIRETTIVO DI “ABRUZZO CIVICO”. Giulio Borrelli, ex direttore del Tg1 e protagonista del civismo abruzzese, annuncia che l’esperienza di Abruzzo Civico, cosi’ come conosciuta finora, e’ finita. Assieme ai consiglieri eletti, Gerosolimo e Olivieri, dara’ vita -come gia’ annunciato- a un nuovo movimento civico regionale, autonomo, che vede gia’ l’adesione di altri soggetti. I civici abruzzesi, che fanno parte della coalizione di centrosinistra alla Regione, si liberano -in sostanza- di Scelta Civica, una delle componenti dell’ex Abruzzo Civico, e puntano a nuovi traguardi.
Borrelli lascia l’attuale direttivo e non partecipera’ domani a una riunione convocata da Sottanelli, deputato di Scelta Civica. “ Non saro’ presente al vostro direttivo di venerdi perche’, come sapete, non condivido -ha scritto l’ex direttore del Tg1, ribadendo la sua posizione- i passaggi e le decisioni che hanno portato alle modifiche statutarie. Penso anche che vadano sciolti gli equivoci, provocati dalle doppie appartenenze, per allargare realmente la base del consenso a tutti coloro che oggi, nel presente vuoto politico, non vogliono saperne di partiti. Aver precostituito nel ‘nuovo’ direttivo una maggioranza che, in vario modo, fa capo a Scelta Civica, e’ il segno che non si vuol comprendere e condividere un percorso comune. “Certi modi di procedere e di fare politica, chiunque li pratichi, non mi piacciono e non mi appartengono. Per quello che mi riguarda -aggiunge, tra l’altro, Borrelli- resto fedele a una visione e a un progetto, che ho cercato di spiegare in tutte le occasioni, pubbliche e private. Se oggi non ci sono le condizioni per far vivere, assieme a voi, un movimento civico regionale e autonomo, ne prendo atto, sperando che possiate rivedere la vostra posizione. Mi permetto solo di aggiungere che nella mia visione di rifondazione del civismo abruzzese, e di nascita di un nuovo movimento, non considero Scelta Civica come una “bad company” di cui liberarsi, ma la realta’ nuova impone a tutti noi di cambiare passo, abbandonare vecchie impostazioni e non far prevalere interessi di parte. Consiglio a tutti di non alimentare polemiche meschine. C’e’ posto per tutti, nel nuovo progetto, se a prevalere saranno il disinteresse personale, il buon senso, l’autonomia, e una chiara volonta’ di cambiare le cose”.
Redazione Independent