“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Buon compleanno al "Faraone d'Abruzzo" Luciano D'Alfonso
Il fenomeno politico abruzzese, tre lauree, mai sconfitto in una sfida elettorale festeggia il 49esimo compleanno. Una vita di successo e qualche grana giudiziaria
Il fenomeno politico abruzzese Luciano D'Alfonso, sposato con tre figli, tre lauree (Scienze Politiche, Filosofia e Giurisprudenza), plurincaricato e mai sconfitto in una sfida elettorale - prima presidente della provincia di Pescara (il più giovane d'Italia) poi consigliere regionale nel 2000, due volte sindaco del capoluogo adriatico oggi Governatore d'Abruzzo - festeggia il 49esimo compleanno.
Una vita senza dubbio di successo e partita da lontano, dal piccolo comune di Lettomanoppello, nel pescarse, dove tutto è iniziato, sia il suo cammino nella pubblica ammministrazione che quello nella giustizia. Il riferimento, in questo, è al famoso arresto poco prima di Natale 2008 disposto dalla procura di Pescara nell'ambito dell'inchiesta "Housework" sulle presunte tangenti nelle opere pubbliche del Comune e per i project financing dei cimiteri di Pescara e della riqualificazione dell'Area di risulta.
Per quella vicenda D'Alfonso ne è uscito pulito - almeno dal punto di vista del casellario giudiziario; qualcuno, però, non gli ha mai perdonato la strategia difensiva (Rif: soldi della zia) - anche se quello stop, durato cinque anni, gli è costato, forse, l'incarico di Capo dello Stato che oggi ricopre il premier Matteo Renzi, l'altro imbattibile del Partito Democratico e col quale, si dice, c'è qualche antipatia. C'è poi da ricordare anche la vicenda della strada incompiuta Pescara-Penne, un'opera pubblica costata alla collettività 6 milioni di euro ma mai entrata in funzione e per la quale verrà giudicato il prossimo anno con l'accusa di concorso esterno in falso materiale:cioè una posizione molto marginale.
Da quando, lo scorso 24 maggio, è diventato Governatore d'Abruzzo asfaltando, prima gli sfidanti delle primarie e poi quelli alla corsa all'Emiciclo - ha ottenuto oltre il 20% delle preferenze in più rispetto al presidente uscente Gianni Chiodi, il suo impegno è, se possibile, almeno triplicato rispetto alla campagna elettorale. Luciacamion, questo uno dei tanti soprannomi che gli sono stati affibiati, è sempre in giro per incontrare persone, vedere gente, stringere mani, posare prime pietre, inaugurare Ponti (sul Mare), incaricare e partecipare a dibattiti in Abruzzo, soprattutto, ma anche a Roma dove ci sono le vere stanze del potere. Il suo staff, soprattutto gli autisti, è stremato da ritmi che soltanto la "macchina da guerra" D'Alfonso riesce a tenere per rispettare gli appuntamenti fissati in agenda, in luoghi diversi ed a distanze temporali brevissime. Per D'Alfonso, insomma, la politica è vita anche se la Regione Facile, quella promessa durante le elezioni, sembra ancora molto lontana.
Chissà se un giorno, non lontano, non ce lo ritroveremo in Parlamento, magari col ruolo che forse più gli si addice: quello di progettare e realizzare opere pubbliche. Il "Faraone" delle Infrastrutture? Pensateci, non suona poi tanto male.
Marco Le Boeuf