“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Buchi nell'acqua. Debiti gestori per oltre 300 milioni
Chiodi avvia operazione di responsabilità e lancia un appello ai Comuni: «Fate la vostra parte». Ma non è tardi per intervenire?
BUCHI NELL'ACQUA. SITUAZIONE GESTORIA VERSO IL CRAC. Nel linguaggio popolare quando si dice che una situazione fa acqua da tutte le parti vuol dire che la storia non è sostenibile, inefficace o piena di errori. Ma se applichiamo questo modo di dire alla status del servizio idrico della Regione Abruzzo non fa una piega. Sprechi, una rete obsoleta che brucia milioni di metri cubi l'anno ed una gestione amministrativa poco efficace sono le cause principali di un sistema destinato al collasso "La situazione del servizio idrico in Abruzzo è insostenibile", ha affermato il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi sottolineando che i debiti dei gestori superano i 300 milioni di euro.
Chiodi, che ha avviato l' ''operazione responsabilità'' sull'acqua, lancia un appello ai Comuni, che, tra l'altro, potrebbero ''rischiare il default''. ''La Regione - sostiene il n.1 dei cittadini abruzzesi - non può usare i suoi poteri sostitutivi, cioè commessariare. Solo le amministrazioni locali possono agire per chiedere verifiche contabili e rispetto dei parametri economici in quanto soci delle società di gestione''. Ma non è un pochino tardi? Cinque anni fa la situazione non era affatto diverso.
Redazione Independent