“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Brucchi scrive allo Stato per i Moduli Prefabbricati Provvisori ad Uso Scolastico
Restano inagibili quattro scuole: una elementare, una media inferiore e due materne. Mille studenti sono ancora a casa
EMERGENZA SCOLASTICA A TERAMO: IL SINDACO BRUCCHI VUOLE I MPPUS. Nella Città di Teramo è emergenza scolastica e il sindaco Maurizio Brucchi ha richiesto al Commissario Straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani, al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ed al Ministro per l'Istruzione Valeria Fedeli la disponibilità urgente di ricevere dei Moduli Prefabbricati Provvisori ad Uso Scolastico per superare le criticità evidenziate col maltempo ed il terremoto che ha colpito il capoluogo teramano. "Il Governo - ha scritto Brucchi su facebook - attraverso la commissione grandi rischi ci ha messo in questa situazione, scaricando tutto sui sindaci. Ora il Governo ci dia la soluzione".
IL TESTO DELLA LETTERA. Di seguito il testo della missiva inviata alle alte cariche dello Stato dal primo cittadino di Teramo:
Signor Ministro, Signor Commissario, Signor Capo Dipartimento,
come sarà certamente noto, la nostra provincia, e con essa la città di Teramo, dal 24 Agosto 2016, è sottoposta ad un sisma infinito, con continue scosse, in breve successione e di magnitudo variabile, anche elevata.
Tali eventi hanno determinato fino ad oggi, per quanto riguarda il nostro patrimonio scolastico, l’inagibilità di quattro scuole – una Elementare, una Media inferiore e due Materne - che coinvolge circa 1.000 scolari su una popolazione studentesca complessiva di circa 11.000 unità.
Puntualmente, ad ogni, sisma, abbiamo avuto un comportamento tecnico ed amministrativo che prevedeva verifica speditiva da parte della Protezione Civile e conseguente riapertura delle scuole, in caso di esito di agibilità. Questo metodo di lavoro ha permesso, seppure tra mille difficoltà, di assicurare una certa continuità didattica, assumendomi comunque in prima persona – come fanno tutti i Sindaci italiani - una grande responsabilità.
Anche per quanto riguarda il sisma del 18 Gennaio scorso, era mia intenzione di procedere seguendo lo stesso percorso, e difatti abbiamo iniziato le verifiche speditive con la Protezione Civile, ancora in corso, al fine di riprendere le attività scolastiche. Già dai primi esiti, però, è emersa l’ulteriore inagibilità di una scuola Elementare comprendente circa 180 alunni.
La nota della Commissione Grandi Rischi che preannuncia la possibilità di eventi sismici tra il 6° e il 7° grado anche nel nostro territorio, ha gettato questa comunità nel panico più assoluto. Tante famiglie si sono trasferite sulla costa e, se non si assume una posizione chiara e netta sulla sicurezza degli edifici pubblici - in particolare appunto delle scuole -, si rischia la desertificazione della città.
Se l’obiettivo, come io credo, dal parte del Presidente della Commissione Grandi Rischi, era di fare prevenzione, noi abbiamo l’obbligo di mettere in atto tutte le soluzioni possibili, al fine di garantire il massimo di sicurezza per i cittadini ed in particolare per i nostri ragazzi che frequentano le scuole.
Pertanto, sono a chiedere di mettere in campo tutti i provvedimenti che si riterrà opportuno adottare. Io, da persona che quotidianamente vive le problematiche e le difficoltà di questa città, modestamente e sommessamente, mi permetto di suggerire la disponibilità di Moduli Prefabbricati Provvisori ad Uso Scolastico che ci consentiranno di intervenire sul patrimonio scolastico e garantire, per il futuro, le più alte condizioni di sicurezza possibili.
Redazione Independent