“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Breve opinione in merito a una opinione del N.Y.Time
Il celebre quotidiano si interroga sulle "Strade da percorrere in Siria" chiedendo chiarezza al Governo degli Stati Uniti ed ai suoi alleati. Vi spieghiamo cosa accadrà in Medio Oriente
BREVE OPINIONE IN MERITO A UNA OPINIONE DEL NY TIMES. Desidero presentarvi una delle tante opinioni che il N.Y. Times pubblica sulle sue pagine. Questa fa riflettere, a dire poco. Il titolo e' "Strada da percorrere in Siria". Scrive l'opinionista: "Gli Stati Uniti e i suoi alleati piu' che mai hanno bisogno di chiarire i loro obiettivi a lungo termine in questo pericoloso momento". Sciocca presunzione. Forse il quotidiano vorrebbe una chiara, dettagliata descrizione di cosa gli Stati Uniti e i suoi alleati contano di fare nell'immediato futuro? Vediamo un po': a giugno manderemo droni su Damasco... Il mese dopo una flotta di potenti navi bombarderanno gran parte della Siria... Il N.Y. Times, che detesta l'attuale governo di Washington, dovrebbe rivolgere la stessa domanda a Bashar Al-Assad e ai suoi alleati russi e iraniani. Non lo fa, perche' la politica guida il giornale ad assumere certe posizioni che potrebbero danneggiare la nazione. La politica spesso crea falsi giochi, fa dimenticare la realta' delle cose, fa nemici due fratelli, e rende un quotidiano quasi irragionevole. Sarebbe interessare sapere se c'e' qualcuno che considera valida la richiesta del giornale newyorkese.
Benny Manocchia