“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Bollette dell’acqua non pagate. M5S: “Il debito c’è. Andiamo dalla Guardia di Finanza”
Continua il mistero sul milione e mezzo di forniture di acqua che il Comune di Pescara non avrebbe pagato all’Aca
Il Movimento 5 Stelle torna a parlare della vicenda relativa al debito del Comune di Pescara nei confronti di ACA, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 65 comuni abruzzesi, per una somma di 1,5 milioni di euro di fatture non pagate dal 2018 al 2023. Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale il capogruppo M5S Paolo Sola aveva presentato un’interrogazione urgente per chiedere conto di questo debito, e qualche giorno fa è arrivata la risposta dell’assessore al bilancio, Eugenio Seccia. “Oltre a confermare l’esistenza di questo debito – commenta il consigliere comunale Paolo Sola – la risposta dell’assessore solleva altre due questioni molto graviche destano ulteriore preoccupazione. Sembra, infatti, che in tutti questi anni l'ACA non abbia mai inviato alcun sollecito di pagamento al Comune di Pescara, e addirittura parrebbe che non siano stati applicati interessi di mora per il mancato pagamento, come invece prevede la legge. Se questo fosse confermato, si tratterebbe di un'anomalia gravissima, che solleverebbe serie responsabilità sia per il Comune che per l’ACA. Da un lato – denuncia Sola - il Comune di Pescara sta pagando somme per le quali potrebbe eccepire una prescrizionequinquennale, poiché almeno per le fatture più datate sono ampiamente trascorsi 5 anni. Ricordiamo che il Comune è ancora sottoposto a procedure di predissesto finanziario, quindi è particolarmente allarmante che si decida di pagare somme che invece ad oggi andrebbero contestate. Dall’altro lato, le responsabilità di ACA sembrerebbero ancor più gravi, considerando che si tratta di una società a partecipazione pubblica che è uscita solo l’anno scorso da un concordato preventivo di dieci anni, per cui è preoccupante che nel frattempo non siano stati riscossi crediti per somme così elevate, non sollecitandone neanche il pagamento e addirittura, a detta dell’assessore Seccia, stralciando gli interessi. Questo oltre ad essere gravissimo dal punto di vista finanziario – prosegue Paolo Sola - rappresenterebbe una ignobile disparità di trattamento tra pubblico e privato. Infatti, se mai un cittadino si azzardasse a non pagare le bollette dell'acqua per 5 anni non godrebbe sicuramente della stessa benevolenza da parte dell’ACA, che con cittadini e condomini è sempre molto solerte nel richiederei pagamenti, applicare le sanzioni e minacciare l’interruzione della fornitura”.
“Questo succede con il Comune di Pescara – aggiunge la consigliera regionale M5S Erika Alessandrini – e a detta dell’assessore Seccia anche in altri Comuni in cui la gestione idrica è affidata ad ACA. Scriveremo all’ERSI - l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato – per richiedere di fare una verifica puntuale anche sugli altri 64 Comuni partecipati di ACA, verificando se ci siano responsabilità che potrebbero estendersi ben oltre quello che stiamo denunciando oggi.”
“Alla luce di questi fatti, riteniamo necessario un approfondimento urgente sull’intera vicenda - concludono Sola e Alessandrini - epresenteremo nei prossimi giorni anche un esposto alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza affinché siano le autorità competenti a verificare se vi siano profili di responsabilità o ipotesi di danno erariale”.