“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Blitz anti-droga tra Chieti e Pescara, sequestrati due chili di "merce" stupefacente
Cocaina e marijuana erano nascosti in alcune buche dentro un bosco a Silvi Marina. Gli investigatori sono partiti dal primo livello per scoprire il 'grossista della droga'
OPERAZIONE ANTI-DROGA TRA CHIETI E PESCARA: TRE ARRESTI. La Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Chieti e la Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica del capoluogo teatino erano da tempo sulle tracce di un pusher sospettato di spacciare droga a Chieti scalo. E così sono state avviate le indagini che hanno permesso di risalire anche ai suoi fornitori concludendo l'operazione con tre arresti che dovranno rispondere del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
IL PRIMO LIVELLO. Le investigazioni, articolate e complesse, hanno permesso di scoprire un primo livello operante nel territorio teatino, composto soprattutto da persone residenti a Chieti, che si procacciavano da vivere esclusivamente vendendo droga a giovani tossicodipendenti. In questa prima fase delle indagini, gli investigatori hanno arrestato un cittadino albanese e denunciato a piede libero di 4 soggetti italiani (alcuni già rinviati a giudizio), tutti dediti allo spaccio di droga segnalando, inoltre, alla Prefettura di Chieti anche 5 consumatori di sostanze psicotrope. Nell’operazione sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di marijuana, un etto di hashish e numerosissime dosi di cocaina.
IL FORNITORE DI DROGA. Gli approfondimenti investigativi, finalizzati ad individuare il principale fornitore, hanno quindi permesso di risalire a B.A., anni 31, cittadino albanese domiciliato nel Comune di Montesilvano che, a sua volta, si avvaleva di un suo connazionale per la "merce" direttamente dalla capitale.
LA DROGA NASCOSTA A SILVI MARINA. Quest'ultimo nascondeva la sostanza stupefacente all’interno di un boschetto a Silvi Marina dove si recava senza non prima aver effettuato una serie di manovre diversive tese, verosimilmente, a scongiurare la presenza di eventuali forze di polizia. Solo quando era sicuro di non essere stato seguito prelevava la droga ed effettuava la consegna. Una volta capita la dinamica, i finanzieri ed i poliziotti hanno deciso di fermarlo per una perquisizione personale, trovandolo in possesso di un etto di marijuana. All’esito di un approfondito sopralluogo, ben celati in buche opportunamente predisposte nel terreno, sono spuntati fuori 350 grammi di cocaina, 250 grammi di marjuana, tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi ed una bilancia elettronica di precisione. Inevitabile per l’albanese l’arresto in flagranza.
SCATTANO LE MANETTE. All’esito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Pescara, alcuni giorni fa, il Gip di quel Tribunale - Dott. Nicola Colantonio, ha emesso ulteriori 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere per:
- M.A., 25 anni, residente a Chieti, già sottoposto alla misura dell’obbligo di firma presso la Questura di Chieti per pregressi reati;
- B.A. il quale, per i fatti sopra narrati, si trovava ancora in carcere a Pescara;
un ulteriore indagato che, nel frattempo, ha fatto perdere le sue tracce e per il quale sono in corso le ricerche volte alla sua cattura.
Redazione Independent